Una delegazione del comitato Vallée Santé audita in Commissione Evidenziate le carenze del Piano per la Salute e il benessere sociale
Una delegazione del comitato Vallée Santé ha partecipato mercoledì scorso, 9 novembre, alla riunione della quinta Commissione consiliare “Servizi sociali” permanente dedicata al Piano regionale per la Salute e il benessere sociale. Il comitato - che si è sempre battuto per la costruzione di un nuovo ospedale per garantire la migliore assistenza sanitaria ai valdostani - ha presentato un dettagliato documento in cui si analizzano punti forti e deboli del Piano che dovrà ridefinire l’assistenza sanitaria nella nostra regione nel prossimo futuro. In particolare il Comitato ha chiesto di correggere le incongruenze del Piano, di rivedere l’articolazione in distretti e sottoambiti e l’organizzazione del management, di riconsiderare l’ipotesi di ubicazione delle case di comunità, di fornire indicazioni certe rispetto all’inserimento e all’utilizzo del personale e di definire competenze chiare nei servizi e negli ambiti.
Durante la seduta ha preso la parola la consigliera regionale di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz. «Il Progetto Salute 2030 presentato dal Comitato Vallée Santé nel 2021 aveva anticipato il dibattito rispetto al Piano della salute e del benessere e gettato diversi spunti interessanti rispetto all'organizzazione sanitaria. - commenta Erika Guichardaz - Le osservazioni presentate mercoledì in V Commissione dalla delegazione del Comitato hanno ulteriormente evidenziato criticità sulla medicina territoriale e sull'assistenza ospedaliera che come gruppo Pcp condividiamo. La riduzione degli attuali quattro distretti sanitari a due evidenzia agglomerati di popolazione molto diversi che potrebbero incidere sui servizi sanitari e socio-sanitari; la distribuzione delle case e degli ospedali di comunità risulta in alcune zone poco comprensibile, ma soprattutto non tiene conto dell'attuale carenza di personale e della difficoltà a reperirlo. Il Piano non doveva essere un "libro dei sogni", ma un documento programmatorio con dati, obbiettivi e cronoprogramma da seguire. Infine anche in audizione abbiamo inoltre condiviso le osservazioni portate da Vallée Santé sull'ospedale “Parini”, il suo ampliamento, il mantenimento del Beauregard e la poca lungimiranza nel continuare a presentare un progetto vecchio che non solo non unificherà l'assistenza ospedaliera in un'unica sede, ma si protrarrà per altri otto anni in una zona molto congestionata della città e che quindi non risponderà ai principi di flessibilità e umanizzazione a cui bisognerebbe puntare. Lo spirito propositivo che continua ad animare il comitato Vallée Santé non può che essere un elemento importante di stimolo per la politica».