«Una cultura del lavoro che sostiene le donne» Forum con quattro ospiti d’eccezione
Cosa vuol dire «Una cultura del lavoro che sostiene le donne»? Con questa domanda si è aperto - e si è concluso - lunedì scorso, 7 febbraio, il primo evento #VDAlavora «Donne al Comando» organizzato dall’Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro.
Al Conservatoire de la Vallée d’Aoste, l’incontro ha visto quattro ospiti d’eccellenza, con la loro esperienza e il loro talento, confrontarsi su cosa vuol dire essere donna, imprenditrice e manager oggi. All’evento, moderato dalla giornalista di SkyTG24 Mariangela Pira, hanno partecipato Valentina Astori di Arriva Italia, Federica Bieller presidente di Skyway Monte Bianco, Cristina Mollis Founder di NuvO’ e di The OKAPI Network e Sonia Peronaci fondatrice di Giallo Zafferano e oggi titolare di Sonia Factory.
Instaurare una cultura del lavoro che supporti la donna non è scontato e sicuramente uno degli aspetti chiave è l’educazione. Per Cristina Mollis, bisogna parlare di «potential gap»: le bambine, ancora oggi, ricevono meno giochi scientifici dei bambini dagli stessi genitori. Per la fondatrice di Giallo Zafferano ci vorrebbero più esempi positivi di lavori, come ingegneri donne, che si presentano e dicono «ecco, io ce l’ho fatta». Valentina Astori, ingegnera, ritiene che bisognerebbe far capire alle donne che sono all’altezza delle università scientifiche e, quando si approcciano, ottengono risultati eccellenti. Federica Bieller riconosce in sua madre la donna di maggiore ispirazione, «una donna di cultura e di modernità». Mariangela Pira è speranzosa per il futuro: le donne di domani sanno che «senza Hermione, non ci sarebbe stato Harry Potter 2».
Durante tutto l’incontro, emergono concetti forti, su cui porre l’attenzione, per un mondo del lavoro che favorisca la parità. Per Cristina Mollis la paura di non essere all’altezza è diventata la sua Stella Polare. Secondo Valentina Astori bisogna ripartire dalla formazione, andando a sottolineare l’imprescindibile legame che la lega al mondo del lavoro. Per Federica Bieller - alla guida di una società che gestisce un impianto che arriva ai piedi del Monte Bianco - la montagna è femmina, perché, proprio come una donna, tutto quello che le dai ti ritorna migliore. Sonia Peronaci crede che al centro della «ricetta vincente» vi sia il benessere lavorativo, perché se un dipendente è motivato, l’azienda ha la possibilità di crescere bene.
Mariangela Pira, a conclusione dell’incontro, riporta l’attenzione su «Cosa vuol dire una cultura del lavoro che sostiene le donne?». Emerge che è una cultura della cura, una cultura che ha cura della società, dei diritti di tutti, delle aspirazioni. È una cultura del confronto e dell’ascolto, è una cultura che fa rete, soprattutto è una cultura che permette alle donne di esprimere la loro femminilità, perché «diamo il meglio quando siamo donne».
«#VDAlavora è un progetto che nasce dalla strategia contenuta nel Piano delle politiche del lavoro. Finalmente abbiamo una strategia, abbiamo messo in campo tante azioni e possiamo adesso dedicarci a uno dei filoni che crediamo più importanti. #VDAlavora ha lanciato progetti concreti e ha voluto creare le condizioni affinché in Valle d’Aosta si torni a parlare di lavoro, per costruire progetti di crescita culturale e sociale, ancorché prima di quella economica, attraverso il lavoro. Questo progetto guarda al futuro e mette al centro le persone prima ancora dei generi. La comunità valdostana ha coraggio da vendere per guardare al futuro» commenta l’assessore Luigi Bertschy.
«Donne al comando» è l’evento inaugurale del ciclo di appuntamenti #VDAlavora. I successivi, a cadenza bimestrale, saranno raccontati su https://vdalavora.it.