«Una condanna per fatti di tanti anni fa rovinerà la mia nuova vita»

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Ho 39 anni, vivo in Svizzera, ho un lavoro a tempo indeterminato, faccio il cuoco, e sono un cittadino italiano con qualche precedente penale. Sono anche padre di una bambina di 11 anni. Nel passato ho commesso degli errori che mi sono costati cari, ma poi con il tempo piano piano sono riuscito a recuperare tutto ciò che avevo perso. Soprattutto l’amore di mia figlia. E chi non ha mai commesso errori in questa vita? Chi? Nel 2013 presi una condanna di 1 anno e mezzo e nel frattempo cominciai ad inserirmi nel programma rieducativo. Adesso sono passati 10 anni e non ho più commesso un reato, ho sempre lavorato e cresciuto mia figlia. Una settimana fa ho ricevuto una notifica per un fatto successo in passato, condannandomi per un anno e mezzo di carcere. Ora io mi chiedo: dato che non ho fatto più nulla, e che vorrei pagare il mio debito con la giustizia in qualsiasi altro modo, perché lo Stato mi fa questo? Perché mi fa entrare in carcere ingiustamente senza trovare un’altra alternativa alla detenzione? Anche per dare esempio di collaborazione verso gli ex pregiudicati. Pur avendo un lavoro fisso retribuito bene, con possibilità di pagare la mia pena e di riuscire a vivere nello stesso tempo, mi è stato bocciato tutto e ora mi vogliono mandare in carcere. Lo Stato non mi permette di migliorare la mia situazione. Io sono per le cose giuste, la mia parte l’ho fatta, ed è scritto anche nelle relazioni dei pubblici ufficiali. In conclusione, vorrei solo far sapere allo Stato italiano tutto ciò che mi sta accadendo. Ero riuscito a ricostruirmi una vita serena, ci avevo messo 10 anni, ed adesso, in un attimo, mi è stato distrutto tutto.

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