Un sentiero della memoria per scoprire Baio Dora

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Si attende con fiducia l’esito di un bando regionale per lo sviluppo rurale per ottenere un finanziamento da impiegare per promuovere e valorizzare la borgata di Baio Dora a Borgofranco d’Ivrea. A suggerire l’idea di realizzare un sentiero storico-ambientale, che sarà completato con punti di sosta dotati di totem per raccontare i punti salienti della storia di libertà di Baio Dora, è stato Amerigo Vigliermo, fondatore del Centro Etnologico Canavesano, convinto sostenitore che «la memoria è importante quando è dinamica e viva».

Il progetto da 250mila euro, su uno studio di fattibilità redatto dall’ingegner Stefano Grosso, si palesa come un viaggio tra passato e futuro, una sorta di percorso turistico della memoria che si snoda lungo 5 chilometri, in un contesto paesaggistico di grande pregio, con partenza da via dei Ribelli, dove ha sede appunto il Centro Entologico Canavesano, cuore pulsante della tradizione e dello spirito identitario di Baio Dora grazie alla pluriennale attività di raccolta, catalogazione e conservazione di documenti e testimonianze storiche. Tra i punti d’interesse presenti lungo il percorso, in regione Fornaci, si trova una grotta nelle cui profondità era celata un’apparecchiatura radiofonica che permetteva alle formazioni di partigiane di ascoltare i messaggi trasmessi da Radio Londra e di farli circolare tra le fila dei combattenti della resistenza. La passeggiata prosegue verso i ruderi del castello, la chiesa e il rio Rosso, che deve il suo nome al colore delle acque che contengono il ferro proveniente delle ex miniere.

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