Un protocollo del gusto per l’abbinamento tra la “seupetta” del ristorante Lou Ressignon di Cogne e il muscat de La Crotta di Vegneron di Chambave
Con una cena-degustazione che si è svolta giovedì 30 novembre scorso alla Crotta di Vegneron di Chambave, è stato ufficialmente sancito un matrimonio di sapori tra la “seupetta” del Ristorante Lou Ressignon di Cogne e il Chambave Muscat della cooperativa vinicola. Un abbinamento così riuscito che un vero e proprio “protocollo del gusto” è stato per l’occasione firmato dai proprietari de Lou Ressignon Davide Allera ed Elisabetta Allera e dal presidente e vicepresidente della Crotta Alessandro Neyroz ed Elio Chatrian. «L’idea è nata alla fine dello scorso mese di agosto, quando ci siamo trovati da Lou Ressignon per un pranzo domenicale e, alle passeggiate negli stupendi scenari del Gran Paradiso, abbiamo preferito sederci a tavola, in compagnia. - spiega il responsabile tecnico della Crotta Andrea Costa - Il compagno di viaggio della serata di giovedì scorso è stato il piatto iconico del Ristorante Lou Ressignon di Cogne: la Seupetta. La meravigliosa versione di Davide ed Elisabetta nasce dalla passione e dalla maestria maturata in cucina prima da Arturo Allera e oggi da Davide Allera. Ci siamo fidati e abbiamo seguito le ferme indicazioni di Elisabetta, che ci ha proposto l’abbinamento tra lo Chambave Muscat 2022 alla loro Seupetta di Cogne. Ha ragione quando dice che solo consumandoli insieme si può capire quale splendido matrimonio si crei: profumi e gusti che nascono vigorosi, si rincorrono e non si lasciano se non dopo aver finito di divertirci».
«La serata, con 25 ospiti appassionati, è stata l’occasione per discutere di gastronomia, di viti-cultura, di enologia, di storia e di tradizioni, assaggiando le nostre tre versioni di Muscat: Chambave Muscat, Muscat Mines e Muscat Attente. - conclude Andrea Costa - Alla fine per acclamazione è stato decretato il miglior abbinamento quello con il Muscat Mines, cioè il muscat affinato nelle miniere di Cogne, in un vero trionfo del “territorio”».