Un progetto di valorizzazione del Vallone di San Grato
Sabato scorso, 29 ottobre, il salone z’Lannsch Hous di Issime ha accolto l’assemblea annuale dell’Associazione Augusta, presieduta da Michele Musso e alla quale ha partecipato anche il sindaco Enrico Montanari. «E’ stato presentato il progetto che parteciperà a febbraio al bando Interreg Italia - Francia Alcotra - riferisce Michele Musso - sulla valorizzazione del patrimonio culturale per il Vallone di San Grato e che coinvolge la Savoia, Issime e il Forte di Bard. A maggio si saprà se saremo riusciti a ottenere i fondi europei. Nell’elaborato vengono presi in considerazione gli aspetti idrogeologici, paesaggistici, architettonici e dell’insediamento umano tra la fine del 1100 e il 1200 nonché lo studio delle torbiere. Il progetto da oltre 1 milione di euro prevede la realizzazione di un centro visite in un edificio che raccoglierà i risultati degli studi. Insomma, sarà una vetrina del territorio di Issime e della comunità Walser. Si tratta del fabbricato in località Plane del lascito di Jacquème Biolley, vedova di Jean Linty, risalente al 1737». Inoltre all’interno del Forte di Bard verrà allestita una mostra permanente dedicata al progetto. «Tutto ciò - commenta il presidente Michele Musso - per far capire, come abbiamo ribadito con forza in occasione dell’assemblea, che tutela è sviluppo». In quest’ottica l’Associazione Augusta ha pure acquistato per 15mila euro in località Stubbi, nel Vallone di San Grato, un rascard che comprende un mulino e un forno risalente alla metà del Seicento, il cui tetto è crollato. L’immobile verrà ristrutturato secondo le indicazioni della Soprintendenza ai Beni culturali. Successivamente è stata presentata e distribuita la rivista Augusta 2022. Quindi il docente all’Università di Milano - Bicocca Mattia De Amicis ha relazionato su “Sorgenti e insediamento antropico: il Vallone di San Grato” e la storica dell’arte Sandra Barberi è intervenuta su “La stampa di Pieter de Jode modello per il Giudizio Universale di Issime” conservata nella chiesa parrocchiale.