Un prestigioso restauro per la storica casa Cuaz che ospitò Xavier De Maistre

Un prestigioso restauro per la storica casa Cuaz che ospitò Xavier De Maistre
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Come dimensioni è il fabbricato meno appariscente di piazza Emile Chanoux, però come storia è quello più antico e pure più famoso, perché alla fine del 1700 ospitò nelle sue stanze l’ufficiale savoiardo Xavier De Maistre, che durante quel soggiorno aostano concepì il racconto “Le lepreux de la cité d’Aoste”, pubblicato nel 1811 e diventato subito un classico della letteratura romantica, tradotto in diverse lingue, tanto da fare conoscere la nostra città nel mondo intero.

Si tratta della casa attualmente di proprietà della famiglia Cuaz, che al piano terreno ancora oggi ospita il Café du Centre, da sempre affollato ritrovo per residenti e turisti, avvolta da alcune settimane dai ponteggi e dalle protezioni per i lavori di restauro della facciata, coordinati e condotti da Novella Cuaz. La nota restauratrice aostana ha appena concluso con un ottimo risultato l’impegnativo compito di recuperare l’antica bellezza degli esterni del Seminario maggiore ed ora si è dedicata all’antica casa che appartiene ai suoi parenti. A fine mese la facciata della casa Cuaz sarà nuovamente visibile ma nel frattempo i lavori hanno consentito di comprendere meglio l’evoluzione storica e architettonica del fabbricato posto all’angolo di avenue Conseil des Commis,

«L'attuale cantiere di restauro - spiega proprio Novella Cuaz - ha portato in luce, durante la rimozione degli intonaci sulla parte più antica dell’edificio, prospicente la piazza Chanoux, le tracce di precedenti finiture, con residui di aperture più antiche di quelle attualmente in uso, in particolare delle finestre con cornici in travertino, riconducibili come tipologia al XV secolo. Vi sono pure delle tracce di intonaco medievali, che testimoniano la lunga evoluzione del fabbricato. Inoltre è presente una fascia marcapiano in travertino che doveva correre alla base del davanzale delle finestre medievali. Queste finestre in pietra presentano degli evidenti segni di scalpellatura, che fu eseguita sia per eliminare le porzioni aggettanti rispetto al filo della facciata sia per fornire un migliore aggrappo alla stesura dell’intonaco più recente.»

«L’ipotesi più plausibile - prosegue Gabriele Sartorio della Soprintendenza per i Beni culturali - è che quando la casa venne acquisita dai Nicole di Bard, nobilitati nel 1744, iniziò un restauro per adeguare al gusto dell’epoca il fabbricato, ampliandolo ed abbellendolo, tanto che sulla facciata della piazza è emersa un’interessante decorazione realizzata su un intonaco a marmorino bianco. L’affiancamento nei lavori da parte della Soprintendenza ha portato alla decisione di provvedere immediatamente a un rilievo archeologico, al fine di consentire un approfondimento sulla storia evolutiva della casa Cuaz, che appare notevolmente più ricca e complessa di quanto si potesse ritenere.»

Le fonti storiche citano quindi la proprietà dei Nicole de Bard e soprattutto ricordano il memorabile soggiorno di Xavier de Maistre, iniziato nel 1793 e proseguito con periodi alterni sino al 1799, peraltro rammentato pure da una targa murata sull’angolo di avenue Conseil des Commis. Alle spalle della casa si estendeva un vasto verger che arrivava al Collège Saint Bénin, dal quale De Maistre raggiungeva la Torre del Lebbroso dove ebbe modo di conoscere il personaggio del suo libro più famoso. Successivamente, negli anni Venti dell’Ottocento, il fabbricato passò ai De Coularé de la Fontaine, che circa un secolo dopo lo cedettero ai Cuaz. Risale poi agli anni Trenta del Novecento l’intervento effettuato da Enrico Cuaz di costruzione di un nuovo fabbricato su avenue Conseil de Commis nello stile razionalista dell’epoca, che comportò la demolizione dell'edificio preesistente e soprattutto lo stravolgimento dell’elegante torre-altana, oggi non più riconoscibile (vedi foto d’antan a pagina 66).

L’attuale casa Cuaz avrebbe dovuto essere demolita negli anni Ottanta del XIX secolo quando con l’arrivo della ferrovia ad Aosta e l’inaugurazione della stazione nel 1886, il Comune volle creare un asse viario di collegamento con l’allora piazza Carlo Alberto. Le fonti raccontano che ad opporsi fu l’avvocato Vénance Défey, al fine di evitare la distruzione dello studio abitato da Xavier De Maistre e che per questa ragione la via che sale dalla piazza della stazione, ora appunto avenue Conseil des Commis, è disassata rispetto al centro della facciata dell’imponente Municipio aostano.

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