Un’opera di Giuliana Cunéaz nella collezione del Quirinale

Un’opera di Giuliana Cunéaz nella collezione del Quirinale
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Giuliana Cunéaz è entrata a far parte della collezione Quirinale Contemporaneo, un’iniziativa fortemente voluta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’intento d’integrare il patrimonio storico del Palazzo del Quirinale e delle altre tenute presidenziali con quello delle più significative espressioni artistiche della seconda metà del Novecento e del XXI secolo. «L’arte, con la sua creatività, provvidenzialmente non si ferma. Continua a fornirci e a donarci opere, interpretazioni, emozioni. Le istituzioni, realmente collegate con la società e la vita del Paese, hanno il dovere di riconoscerle e di accoglierle», ha affermato il presidente Mattarella mercoledì scorso, 29 settembre, presentando al Palazzo del Quirinale la nuova edizione del progetto. In una collezione che spazia da Giorgio de Chirico a Lucio Fontana e da Michelangelo Pistoletto a Emilio Isgrò, viene inserita, per la prima volta, l’opera di un’artista valdostana. La curatrice del progetto Cristina Mazzantini, infatti, ha scelto di presentare in permanenza nella prestigiosa raccolta “Lo spirito della rosa”, la scultura in resina di Giuliana Cunéaz che ha saputo applicare alla forma plastica gli elementi caratteristici della sua ricerca con le nanotecnologie creando un’immagine visionaria dove gli elementi della realtà si inseguono trovando una sintesi rinnovata. Giuliana Cunéaz, nell’esprimere la propria soddisfazione per questo importante riconoscimento, afferma come il suo contributo alla collezione sia sviluppare una problematica che attualmente non era presente in maniera così esplicita, ovvero quella relativa alla stretta relazione tra arte e scienza. «Mi interessa il sensibile campo immaginifico che si crea intorno all'invisibile. Nel nanomondo si possono osservare forme straordinarie come simmetrie cristalline, delicati orditi, strutture geometriche o immagini naturalistiche, tutti elementi che compaiono nel mio lavoro per il Quirinale», sottolinea l’artista che ha reso esplicita la propria ricerca non solo nelle sue videoinstallazioni - mercoledì 27 ottobre il PalaCinema di Locarno presenterà il suo film in 3D “I Cercatori di Luce” - ma anche nelle sculture. Tra arte contemporanea e design, sono 203 le testimonianze che dal 2019 sono andate ad arricchire le sedi istituzionali della Presidenza della Repubblica. Dallo spazialismo all’arte povera, in pochi anni il Quirinale è diventato il luogo d’attrazione per i maggiori esponenti dell’arte contemporanea in un contesto dove i maestri storicizzati quali Alberto Burri, Marino Marini, Emilio Vedova e Piero Manzoni, si relazionano con gli artisti delle ultime generazioni. In questo contesto, insieme a Giuliana Cunéaz, compaiono, tra gli altri, i lavori di Nicola De Maria, Nunzio, Bertozzi & Casoni e Massimo Listri. Molto ricco è anche il settore del design dove spiccano le presenze di Gio Ponti, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Mario Bellini e Alessandro Mendini.

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