Un nuovo accordo tra Regione e Comune per la Porta Sud

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Un nuovo accordo di programma per disegnare il futuro della Porta Sud di Aosta. Tale prospettiva è stata annunciata durante la seduta del Consiglio Valle di giovedì scorso, 28 gennaio, dall’assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi, rispondendo a un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva se l’attuale Giunta avesse preso contatti con il Comune di Aosta. «L’Accordo di programma sottoscritto nel 1997 tra Regione e Comune - ha ricordato l’assessore Carlo Marzi - per la bonifica delle aree ex-industriali e la riqualificazione urbanistica è stato aggiornato nel 2011 e ha portato alla realizzazione del parcheggio pluripiano De la Ville e dell'arteria di via Vittime del Col du Mont. A ottobre 2019, si è tenuta l'ultima riunione del Comitato di sorveglianza sull'esecuzione dell'Accordo di programma: in quell'occasione la Regione ha ritenuto che non fosse più attuale la realizzazione del Palazzo regionale in quella zona, chiedendo una riconsiderazione degli obiettivi dell'accordo stesso. La crisi politica in Regione e l'emergenza sanitaria non hanno poi consentito di dare corso a ulteriori riunioni dopo l'ottobre 2019. Con il Comune di Aosta, che rimane comunque parte attiva nell'accordo in quanto soggetto con competenza primaria riguardo alla programmazione urbanistica, non sono ancora state riavviate, in via ufficiale, interlocuzioni. Sono tuttavia in corso confronti su tutti i temi che riguardano trasversalmente le due amministrazioni e vi è l'intenzione di convocare una nuova riunione del Comitato di vigilanza». L’assessore Carlo Marzi ha quindi precisato che «Crediamo necessario chiudere l’accordo precedente e avviare una fase di riconsiderazione del Piano regolatore generale, nella consapevolezza che l'area rappresenti un asse di intervento strategico non solo per il futuro assetto urbanistico della città ma per l’intera regione. I temi su cui è necessario decidere sono diversi e riguardano principalmente le destinazioni dell’area e la sua eventuale penetrabilità rispetto ai flussi autostradali, il piano regionale dei trasporti rispetto al quale l’area è nodo centrale per la mobilità, il futuro della ferrovia, la valorizzazione turistica grazie alla presenza della stazione della cabinovia Aosta-Pila verso Cogne, il miglioramento del nodo viario del Pont Suaz. In tali ambiti, le due amministrazioni dovranno confrontarsi con tutti i portatori di interesse in un'ottica sinergica di sviluppo programmatico di ampio respiro».

Il consigliere della Lega Vallée d’Aosta Luca Distort ha osservato che «Se non si porta avanti questo progetto si fallisce dal punto di vista urbanistico ma soprattutto dal punto di vista politico, a scapito dei cittadini. Qui si gioca un'opportunità epocale per la città di Aosta e per il territorio circostante, perché questo è un intervento che si colloca nella filosofia della rigenerazione dell'intero tessuto urbano».

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