Un libro svela storia, tecniche e segreti della lavorazione artigianale di pelle e cuoio
È uno scrigno che custodisce segreti del mestiere e informazioni storiche, una pubblicazione agile - con le sue 64 pagine - che sorprende per l’accuratezza dei testi in italiano e francese e coinvolge il lettore in un viaggio affascinante nel tempo e nella tecnica della lavorazione artigianale di pelle e cuoio. Si tratta di “Coriarius” (termine latino che significa “del cuoio”), il libro firmato dallo stimato artigiano Felice Apostolo - Cino, per i tantissimi che lo conoscono -, edito dall’Association Valdôtaine Archives Sonores per i tipi della Tipografia Duc, presentato ieri, venerdì 23 febbraio, nella sala dell’Hôtel des Etats in piazza Chanoux ad Aosta. L’evento è stato preceduto da una visita guidata all’esposizione “Premiata Conceria Balla Carlo & Figlio. Un album photo et un livre” aperta, con ingresso gratuito, sino a domenica 6 maggio dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. «Dedico questo opuscolo - dice Felice Apostolo - alla mia famiglia arrivata in Valle d’Aosta nei primi decenni del 1800 con il bisnonno Celestino, “oriundo biellese” come recita la sua lapide nello storico cimitero di Sant’Orso, di mestiere conciatore, capostipite di una famiglia tutta dedita alla concia, alla lavorazione o al commercio delle pelli. Una presenza che è proseguita con il figlio Felice, conciatore e produttore di zoccoleria e selleria, poi con il primogenito di quest’ultimo, ovvero mio padre Celestino Mario, classe 1896, perfezionatosi dai Salesiani come calzolaio, ma dedicatosi alla produzione di zoccoli, collari per bestiame e commercio di calzature e articoli per artigiani del cuoio». Attività commerciale, per quanto riguarda le calzature, continuata dal figlio Pietro Giorgio, mentre Felice “Cino” si è specializzato nella produzione artigianale di articoli in pelle e cuoio di tradizione, nonché moderni. «Non ho la pretesa di insegnare il lavoro del cuoio e della pelle. - afferma Felice Apostolo - Ho annotato queste poche nozioni per non dimenticare quanto appreso, per divulgare le conoscenze accumulate in tanti anni di esperienza e per coprire un piccolo vuoto, vedendo un certo interesse per questo nobile materiale e non trovando sul mercato locale testi in merito». Pertanto in “Coriarius” compaiono descrizioni minuziose di tutte le fasi di questa complessa attività artigianale: dal tipo di pelli impiegate alla concia, dagli attrezzi necessari alle diverse cuciture, dalle tecniche per fabbricare un paio di zoccoli a quelle per realizzare i collari per campanacci. Completa la pubblicazione una ricca appendice storica con i capitoli “Cino et sa famille: la passion du cuir”, “Les tanneries d’Aoste”, “Les socques au début di XXe siècle”, “L’arte più antica” e “Presenze e aspetti della produzione di manufatti in cuoio in Valle d’Aosta”. Un libro che è stato possibile grazie alla collaborazione dell’Association Valdôtaines Archives Sonores e del suo segretario Carlo Rossi, del Centre d’Études Francoprovençales “René Willien” di Saint-Nicolas, degli Assessorati regionali delle Attività produttive e dell’Istruzione e Cultura, del Bureau régional ethnologie et linguistique e della Soprintendenza ai beni e alle attività culturali.