Un libro sulla ferrovia del Drinc a Cogne
È stato necessario un anno di lavoro, ma con pazienza certosina e passione infinita Claudio Castiglion ha ricostruito una storia di treni e di persone: l’ha intitolata “C’era una volta la ferrovia Cogne - Acque Fredde” e l’ha pubblicata, grazie all’interessamento di Giorgio Negretto (Tipografia La Vallée, 151 pagine - 25 euro). Alle stazioni e ai treni in Valle d’Aosta, Claudio Castiglion ha già dedicato libri e trasmissioni televisive, oltre a contribuire alle iniziative dell’Associazione Museo Ferroviario Valdostano, presideduta da Massimiliano Scotti. Questo nuovo lavoro è però particolare, perché, seguendo la storia della ferrovia del Drinc, disegna anche un secolo di società valdostana. «Nel 2022 si sono compiuti i cento anni dall’inaugurazione della della galleria del Drinc, - racconta Claudio Castiglion - opera principale della ferrovia industriale a scartamento ridotto Cogne - Acque Fredde - Charemoz. Questo anniversario ha ispirato la ricerca che è diventata un libro». Le informazioni vengono dalle pubblicazioni di Augusta Cerutti, André Zanotto, Paul-Alphonse Farinet fino a tesi di laurea e lavori più recenti, ma la vera ricchezza del volumetto è il repertorio fotografico, recuperato da fondi e aste. «Per me è stato prezioso il fondo Abram-Moreschini, da cui è tratta anche la foto di copertina - precisa Claudio Castiglion - ma ho anche speso molto, in tempo e risorse, per recuperare foto e cartoline anche online, comprando, come collezionista, riviste d’inizio Novecento, come “L’illustrazione italiana”, o più recenti, come “Tuttotreni”. Ho trovato persino la foto di una delle prime locomotive elettriche, detta “il coccodrillo”». Oltre alla tratta che passava nella galleria del Drinc, Claudio Castiglion ricostruisce anche la storia della tranvia comunale Cogne - Acque Fredde - Plan Praz e delle ferrovie La Thuile-Arpy e Aosta - Pré-Saint-Didier. «Ma soprattutto - evidenzia Claudio Castiglion - ho potuto conservare il ricordo del trenino di Cogne: un trenino da 3,5 milioni, che è stato venduto nel 2022 a soli 31mila euro».