Un gruppo di insegnanti: «Illegittimo l’obbligo di un lasciapassare per esercitare il diritto di lavorare»

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Onorevole, nonché Assessore pro tempore, signor Caveri,

siamo insegnanti, alcuni dei quali con esperienza ultra trentennale, e quando leggiamo le sue dichiarazioni in cui ci descrive come “persone che non hanno a cuore né la scuola né i propri studenti e neppure le loro famiglie” restiamo esterrefatti.

Dall'inizio dell'anno scolastico noi continuiamo a fare il nostro dovere di insegnanti, ma ai suoi occhi ci macchiamo di un crimine che non ha giustificazioni: pensiamo.

Pensiamo, sì, e discutiamo e contestiamo e riteniamo illegittimo l’obbligo di un lasciapassare per esercitare un diritto sancito dalla nostra Costituzione, il diritto di lavorare. Noi dobbiamo pagare per lavorare, ma lo facciamo perché amiamo il nostro lavoro e abbiamo a cuore i nostri studenti.

Assessore, dovrebbe sapere che per la nostra lecita scelta di non vaccinarci, noi veniamo monitorati ogni 48 ore.

Allora, perché dovremmo essere da Lei criticati, denigrati e considerati un pericolo, quando facciamo ogni cosa (noi) rispettando leggi che pur riteniamo vessatorie e discriminanti?

Noi siamo quei professori che destinano parte dello stipendio per recarsi, come è nostro diritto, al lavoro e per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Noi rispettiamo il nostro turno, facciamo la fila per i tamponi, a differenza di quanto accaduto tra le fila dei consiglieri regionali dei quali lei fa parte.

Ma lasciando perdere polemiche, chiediamo a Lei, assessore Caveri di occuparsi dei compiti compresi nel ruolo che lei ricopre, invece di polemizzare sui social con attacchi che fomentano gli animi ed estenuano una scuola già affaticata. Già, perché per Lei il problema della scuola siamo noi. Non le carenze che Voi politici non siete riusciti a colmare.

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