“Un grande dolore per la scomparsa di mio cugino Lauro Pont: è stata una morte ingiusta”

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Sono stato molto addolorato quando mi è giunta la notizia dell’improvvisa scomparsa di Lauro. Pur non essendoci mai troppo frequentati, siamo sempre andati molto d’accordo. Mi ricordo quelle volte che ci incontravamo era sempre molto gentile e ti coinvolgeva con la sua simpatia, era sempre sorridente e gli piaceva tanto parlare di tutto un po’.

Era ancora giovane e aveva tanti progetti per il futuro: purtroppo in un attimo è tutto stato modificato.

Non è giusto. Lui era bravo con tutti e non si meritava una fine simile. Se penso che io devo combattere tutti i giorni con la mia malattia... penso “ma perché non ho preso io l’infarto così non soffrivo più ed ero in pace”. Ma è solo un cattivo pensiero che scaccio subito via, non posso lasciarmi andare così ma continuare la mia battaglia quotidiana. Devo essere forte, mi viene in mente quando andavo ad assistere allo spettacolo dello Charaban e Lauro era bravissimo ed era proprio pienamente a suo agio nelle varie scenette che era chiamato a interpretare.

L’ultima volta che l’ho visto è stato a Saint-Léger che era venuto a trovare sua nonna Romilda di 101 anni.

Concludo con le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia.

Un forte abbraccio.

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