Un comitato zootecnico e lattiero-caseario per affrontare le problematiche del settore
Anche il settore zootecnico e lattiero-caseario ha il suo comitato. Lo ha formalizzato la Giunta regionale martedì scorso, 6 aprile. Una sorta di comitato tecnico esisteva già ma non era mai stato riconosciuto ufficialmente. La deliberazione della Giunta stabilisce che ne fanno parte i referenti dell’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali, i rappresentanti dell’Association Régionale Eléveurs Valdôtaine - Arev e dell’Associazione nazionale allevatori bovini di razza valdostana - Anaborava, il Consorzio produttori e tutela della Dop Fontina e l’Institut agricole régional.
Il tavolo tecnico, cui spetta il compito di approfondire i vari temi riguardanti i settori zootecnico e lattiero-caseario, si riunirà con cadenza mensile e, in base agli argomenti che saranno trattati durante gli incontri, potranno partecipare i rappresentanti di altre associazioni direttamente o indirettamente coinvolte.
«I settori zootecnico e lattiero-caseario - spiega l’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet - rivestono un ruolo strategico non solo all’interno del comparto agricolo locale ma anche per l’intera economia regionale e tante sono le difficoltà che stanno affrontando. È quindi necessario assicurare un lavoro comune tra tutti gli enti e le associazioni che operano a vario titolo in questo ambito, non solo per la funzione di raccordo tra le diverse esigenze, ma anche per far convergere le competenze nell’individuazione delle soluzioni più adeguate, percorribili ed efficaci».
«A mio parere - afferma il presidente dell’Arev Omar Tonino - bisogna vedere questo comitato tecnico nell’ottica di ciò che attualmente sono l’agricoltura valdostana e la zootecnica e di che cosa di loro vogliamo vedere nei prossimi vent’anni. Io ritengo che l’agricoltura valdostana debba essere quella delle aziende non troppo grandi, sparse sul territorio perché hanno lo scopo di mantenerlo e di tutelarlo. Queste piccole realtà non possono però seguire tutta la filiera: il sistema cooperativo deve tenere e per dare autonomia alle aziende bisogna che il prezzo del latte aumenti. Le associazioni riunite insieme alla politica devono essere in grado di fare questo e trovare delle strategie per fare in modo che i prodotti siano valorizzati».
«La necessità di istituire questo comitato tecnico - dice Mario Vevey, direttore dell’Anaborava, associazione presieduta da Edi Bianquin - è sorta per fare dialogare tra loro i diversi attori della filiera, in modo che quando si presenta un problema che può interessare i vari enti, tutti gli altri ne vengano a conoscenza e hanno la possibilità di esprimere il proprio parere. Personalmente, posso dire che mi fa piacere che l’Assessorato lo abbia istituito ufficialmente nell’interesse del mondo zootecnico. Noi di Anaborava rappresentiamo gli interessi a tutto campo della zootecnia e lavoriamo in prima battuta nell’ambito della selezione. Ci occupiamo però anche di manifestazioni, promozione e sanità degli allevamenti che sono iscritti alla nostra associazione che conta circa novecento soci valdostani e trecento di fuori Valle. Dunque, sicuramente facciamo parte a pieno titolo di questo comitato!».
Anche Andrea Barmaz, presidente del Consorzio produttori e tutela della Dop Fontina, è contento dell’ufficializzazione della nascita del Comitato. «Già in precedenza c’era qualcosa di molto simile e adesso l’assessore attuale lo ha formalizzato con un atto amministrativo. - sottolinea, Andrea Barmaz - Dopo diverse riunioni alla presenza di allevatori, di commercianti o di stagionatori, avevamo avanzato l’idea di sfruttare un tavolo meramente tecnico per andare a proporre le varie soluzioni a chi decide. Bisogna precisare che il comitato non delibera e non decide, ma essendo composto da tecnici specialisti discute e propone. Chi decide, infatti, sono i politici e, quindi, ciò vale anche per quanto riguarda il settore zootecnico e quello lattiero-caseario. Con il nuovo Assessore i rapporti sono ottimi sia come Iar che come Consorzio e la formalizzazione del tavolo tecnico è un passo in avanti per affrontare in modo coordinato i problemi del comparto».
«Questo è un tavolo tecnico che già esisteva ma adesso è stato rivisto nella sua composizione. - parole del presidente dell’Institut agricole régional Piero Prola - L’assessore Davide Sapinet ci ha voluto partecipi in quanto l’Institut è uno strumento essenziale per quanto riguarda la politica agricola, soprattutto nel settore lattiero-caseario e in quello zootecnico. L’Institut ha spinto per essere presente in questo comitato al fine di condividere con le altre associazioni di categoria che lo compongono tutte le azioni che noi portiamo avanti in entrambi i settori, dalla ricerca alla sperimentazione e tanto altro ancora tra cui la discussione su quali potrebbero essere, tanto per dare un’idea, le linee future di intervento nel settore zootecnico e nella costruzione delle stalle».