Un bar ristoro al lago Vargno Sarà la “Porta del Mont Mars”

Un bar ristoro al lago Vargno Sarà la “Porta del Mont Mars”
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La Riserva naturale del Mont Mars è un paradiso per chi ama il turismo naturalistico. E a breve fornirà un servizio in più, in particolare per coloro che amano passeggiare in montagna ma non hanno la possibilità di affrontare escursioni che richiedano un impegno elevato. Lunedì scorso, 30 settembre, la Giunta regionale ha approvato la concessione di un contributo straordinario di 800mila euro al Comune di Fontainemore per la realizzazione di un intervento volto al recupero, a fini turistici, di una struttura situata al lago Vargno, da destinare a “Porta della Riserva naturale Mont Mars”. L’atto approvato rientra nelle azioni promosse dal Governo regionale per la valorizzazione, a 30 anni dalla loro istituzione, delle riserve naturali presenti sul territorio regionale. «Si tratta di un progetto strategico per la valorizzazione della riserva naturale del Mont Mars, da considerarsi parte caratterizzante il patrimonio ambientale della Valle d’Aosta. - dichiara l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet - Dopo la costruzione del Rifugio della Barma, ormai diventato una tappa importante nel percorso di visita della Riserva naturale, l’Amministrazione regionale per il tramite del Comune interviene per concludere il progetto di valorizzazione naturalistica, ambientale ed economica di tutto il comprensorio. Nel dettaglio l’intervento è volto alla realizzazione della “Porta del Mont Mars”, attraverso la riqualificazione e il restauro di un antico edificio che diventerà punto di accesso all’area naturalistica e di accoglienza dei tanti che lungo il sentiero che attraversa il comprensorio raggiungono il Santuario di Oropa».

L’edifico oggetto di restauro risale all’inizio del secolo scorso, al periodo in cui è stata costruita la diga del Vargno. Di proprietà del Comune di Fontainemore, il fabbricato, a pianta rettangolare, costruito in pietra locale e malta, con un tetto in lose, ospitava il guardiano della diga e le officine di manutenzione. Il progetto di recupero prevede la realizzazione di una struttura ricettiva, un punto ristoro, che andrà ad aumentare l’offerta turistica della zona, migliorando l’accoglienza degli escursionisti in una zona oggi non servita, affiancandosi alle strutture già esistenti, quali il Rifugio della Barma e l’area del Coumarial.

«Il lago Vargno è collegato a Coumarial da una strada poderale non aperta al traffico ma percorribile solo a piedi in circa un’ora e mezza di cammino oppure usufruendo del servizio di navetta sperimentale in funzione da 3 anni nei mesi estivi. - spiega la sindaca Speranza Girod - E’ lungo il percorso del Cammino d’Oropa e a metà strada rispetto al Rifugio Barma, che in particolare le famiglie con i bambini piccoli fanno fatica a raggiungere. Il recupero dell’edificio, di proprietà comunale, faceva già parte dell’accordo di programma della Regione quando fu istituita la Riserva: allora si pensava a un dortoir. Con l’apertura del Rifugio più in alto, però, si è ora optato per un bar ristoro, con l’integrazione di un paio di camere. Siamo in contatto con l’Oratorio di Donnas che ha manifestato interesse per organizzare attività per ragazzi, anche con disabilità, nel periodo estivo, perché si tratta di una zona molto bella. Da questo lago scende l’acqua che porta alla prima centralina idroelettrica operativa da 15 anni mentre ora ne verrà realizzata una seconda un po’ più a valle, sempre nell’ottica dell’energia rinnovabile». Attualmente gli uffici comunali sono al lavoro per indire il bando per la progettazione. La “Porta del Mont Mars” dovrebbe essere ultimata entro il 2027.

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