Un’alimentazione sana nelle scuole

Un’alimentazione sana nelle scuole
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Favorire una sana e sostenibile alimentazione e corretti stili di vita nelle scuole valdostane, valorizzare i prodotti locali del territorio a chilometri zero e promuovere le professioni dell’agricoltura tra i giovani. Sono questi i principali obiettivi che saranno perseguiti nei prossimi 3 anni grazie alla convenzione siglata martedì scorso, 23 luglio, tra Coldiretti Valle d’Aosta, l’Associazione Agrimercato e la Sovrintendenza agli studi della Regione Valle d’Aosta, al Mercato Coperto di Campagna Amica ad Aosta.

L’accordo riguarda l’intero comparto scolastico valdostano e il comparto unico, per un totale di circa 4.200 persone interessate che grazie ad un’attestazione rilasciata dalle segreterie degli istituti di appartenenza consentiranno al personale di effettuare acquisti dalle aziende Coldiretti e dell’Agrimercato con uno sconto del 10 per cento.

Inoltre, durante l’anno, gli enti coinvolti organizzeranno eventi, attività e momenti formativi su educazione alimentare e salute, sostenibilità ambientale, consumo responsabile e consapevole.

«Non partiamo da zero, anzi, prima di questa convenzione c’erano già delle attività e dei progetti che sono stati attivati negli anni» evidenzia Marina Fey, sovrintendente agli studi, che aggiunge però come spesso fossero soprattutto le scuole paritarie ad occuparsi di sviluppare questi temi. «Oggi noi vogliamo coinvolgere anche tutte le altre istituzioni scolastiche, - precisa la sovrintendente Marina Fey - con azioni di sensibilizzazione per tutta la comunità, in maniera trasversale, a 360 gradi, che promuovano una sana e consapevole alimentazione, lo sviluppo di stili di vita salutari, il rispetto per l’ambiente, la conoscenza del territorio e dei mestieri che lo riguardano».

Anche Anais Piccot, dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura e Risorse naturali, ha ricordato come la collaborazione tra i vari enti coinvolti vada avanti da anni, dal progetto “Io mangio valdostano” a “TipiQ”, soprattutto con attività rivolte ai bambini. «In questo modo, invece, - sottolinea Anais Piccot - andremo a valorizzare l’intera filiera tra il pubblico adulto, nell’ottica di lavorare a monte anche sulla formazione degli educatori stessi».

Secondo la presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier «Il canale scolastico ci permette di entrare in contatto con le nuove generazioni per veicolare il concetto che il prodotto stagionale, di qualità, ha determinate caratteristiche che vanno riconosciute e salvaguardate. Proponiamo un’educazione alimentare legata alle nostre aziende che hanno il compito di custodire il nostro territorio e avvicinare i giovani a queste professionalità agricole, di cui oggi c’è un gran bisogno, fondamentali per la gestione e la tutela del territorio che è sempre più complesso da gestire per via dei grandi cambiamenti ambientali in corso».

Il direttore di Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco ricorda che «Nel mondo il 30 per cento del cibo viene sprecato: qualcosa non funziona, bisogna educare i nostri figli per iniziare a fare attenzione, perché il futuro saranno loro a deciderlo con le loro scelte. Ma non è tutto, perché da formare non ci sono solo gli alunni ma ancor prima gli insegnanti, gli operatori della scuola e soprattutto i genitori. L’intenzione è di ampliare l’offerta formativa esistente per educare i consumatori di domani».

Concetto ribadito anche dal presidente dell’Agrimercato Valle d’Aosta Jair Vidi: «Il punto chiave di questa convenzione riguarda proprio l’educazione alimentare: gli studenti di oggi sono gli adulti di domani, e avere dei consumatori informati, che sanno da dove viene e come viene prodotto il cibo che mangiano quotidianamente, è fondamentale».

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