Un’abitazione a Champorcher tra i beni confiscati dalle Fiamme Gialle a un 34enne lombardo accusato di essere un truffatore internazionale
La Guardia di Finanza di Varese ha confiscato beni di lusso e denaro per 1,2 milioni di euro ad un uomo di 34 anni, di Pieve Fissiraga, in provincia di Lodi, arrestato per una serie di truffe transnazionali, realizzate attraverso il sistema di intermediazione creditizia denominato "hawala", termine che in lingua araba significa "trasferimento".
Il provvedimento di confisca è stato emesso a seguito delle indagini dei finanzieri di Busto Arsizio, in provincia di Varese, le quali hanno ricostruito come il 34enne abbia sottratto denaro a ignari clienti che gli avevano consegnato somme in valuta straniera, moneta degli Emirati Arabi, di Hong Kong e Russia, che poi la rete di truffatori, in lussuose hall di albergo, fingevano di restituire in valigette piene di soldi falsi.
All'uomo sono state confiscate auto di lusso, denaro e proprietà immobiliari tra i Comuni di Monza e Corno Giovine, in provincia di Lodi, Pieve Fissiraga, in provincia di Pavia, e a Champorcher.
L’abitazione e i terreni oggetto del provvedimento, a Salleret e Perrier di Champorcher, risultano di una società con sede a Codogno, dalle quote «Intestate alla coniuge» del destinatario della confisca, ma che «Risulta gestita da quest’ultimo».
Gli immobili in Valle d’Aosta - l’abitazione presenta unità da 5 e 7 vani, dalle superfici di 154 e 240 metri quadrati, mentre i fondi sommano particelle per un totale di quasi 400 metri quadrati - sono stati acquistati nel 2015 per 70mila euro ed il loro valore attuale è stimato in 698mila euro. Secondo il Tribunale di Milano «Le società parte della compravendita non hanno avuto concreta operatività» in quell’anno, ad eccezione di quell’operazione.