Umberto Pellati, storico macellaio con il cuore bianconero che amava lo sport e gli alpini

Umberto Pellati, storico macellaio con il cuore bianconero che amava lo sport e gli alpini
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) Il grande cuore di Umberto Pellati si è fermato all’età di 83 anni sabato scorso, 2 settembre. Era nella casa in via Trottechien ad Aosta, attorniato dall’affetto dei suoi cari che lo hanno amorevolmente assistito fino all’ultimo istante, a pochi metri dalla storica macelleria che aveva gestito per oltre 40 anni. Umberto Pellati era infatti uno dei volti del commercio del centro storico ad Aosta, con il suo negozio . chiuso nel luglio 2003 in via Croce di Città, vicino alla Farmacia Chenal, nei locali ora occupati dalla Panetteria Bovio. Un negozio che era anche il simbolo della sua fede bianconera, visto che all’esterno ospitava la bacheca dello Juventus Club Aosta che lui, membro del direttivo, teneva costantemente aggiornata, soprattutto con le comunicazioni riguardanti la partecipazione alle trasferte a Torino in compagnia dei soci.

Con la moglie Teresa - per tutti Nuccia - Lavezzaro costituivano una coppia simpatissima, lei alla cassa entrando e in bicicletta a fare le consegne, lui in fondo, dietro al bancone, il largo sorriso accogliente, la battuta sempre pronta ma mai offensiva, estroverso e solare. Umberto Pellati era un punto di riferimento non solo per i suoi numerosi e affezionati clienti ma anche per i tanti amici con cui condivideva mille passioni: le bocce - aveva giocato a lungo nel Quart e negli ultimi anni nel Le Carreau di Gressan con lusinghieri risultati -, le martse a pià - era iscritto all'Atletica Mont Emilius diventata poi Sant’Orso, oltre ad essere nel direttivo, collaborando all’organizzazione delle gare -, lo sci di fondo come partecipante per oltre 10 anni alla “MarciaGranParadiso” di Cogne - e la montagna, tesserato Cai fino al 2018 ha affrontato infinite escursioni e scalate.

Nel suo vocabolario la parola fatica non esisteva ed era sempre in movimento, sin da bambino, nato ad Alessandria il 2 agosto 1940, primogenito di Samuele Pellati, maresciallo degli alpini trasferito da Cividale del Friuli alla Testa Fochi di Aosta nel 1950 - dove la famiglia lo raggiunse nel 1953 -, e di Nella De Maestri, genitori di Piero del 1944 e Graziella nel 1948. Umberto Pellati quando prestò il servizio di leva all’allora Scuola Militare Alpina fu assegnato al Plotone Esploratori, i Lupi di La Thuile per poi congedarsi con il grado di sergente. Un’esperienza di cui fu sempre orgoglioso, tanto che fino al 2017 partecipò a tutti i raduni annuali con gli ex commilitoni come pure alle Adunate degli alpini ed era iscritto al Gruppo di Gressan. Dopo il congedo aprì la macelleria in via Croce di Città e il 14 febbraio 1965 si sposò con Teresa Lavezzaro che gli diede i figli Manuela, nata nel 1967, e Davide, venuto nel 1976, entrambi dipendenti regionali. Nonostante la malattia che negli ultimi anni lo ha progressivamente debilitato, il volto di Umberto Pellati si illuminava ogni volta che vedeva i suoi cari e in particolare i 2 nipoti - figli di Davide - a cui era affezionatissimo: Samuele, che ha 13 anni, e Matilde che ne ha 10. I funerali, molto partecipati, sono stati celebrati lunedì scorso, 4 settembre, in Cattedrale.

Umberto Pellati e, a sinistra, in una foto scattata nel febbraio 1993

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