Ultimo saluto a Gildo Machet Amava lo sport e le batailles
Lo sport e l’allevamento sono state le grandi passioni di Gildo Machet, che si è spento sabato scorso, 26 ottobre, all’età di 84 anni e i cui funerali sono stati celebrati lunedì mattina nella chiesa parrocchiale di Valtournenche. Era una persona stimata da tutti, sempre disponibile e sorridente, che ha segnato con il suo impegno la vita di Valtournenche e in particolare del villaggio di Losanche, dove ha sempre avuto la stalla insieme ai fratelli Bruno e Rino. Era nato il 9 maggio del 1940 da papà Giuseppe e mamma Celestina Perron e fin da giovane aveva trovato lavoro all’Enel, operando in particolare alla centrale di Maen sino all’età della pensione. Ha sempre coltivato un grande amore per gli sport invernali, soprattutto per lo sci nordico, di cui è stato maestro ed atleta agonista, partecipando anche ad alcune edizioni del Trofeo Mezzalama. Sposato nel 1965 con Annamaria Mus - con cui ha costruito per la famiglia la casa di Tourtourouse, a pochi passi da Losanche - ha avuto due figlie: Milva nel 1968 e Miriam nel 1970.
Fin da bambino ha avuto la passione per le mucche e le batailles. Così per tanti anni è stato rappresentante del comitato di Valtournenche all’interno dell’assemblea dell’associazione Amis des Batailles de Reines e ha ricoperto pure ruoli all’interno del direttivo regionale: fu membro della commissione disciplinare negli anni Novanta con il presidente Agostino Mochettaz e consigliere effettivo dal 2004 al 2006 con il presidente Bernard Clos. Suo papà Giuseppe nel 1962 con Zara aveva vinto il bosquet di terza categoria nel primo combat ufficiale della storia del comitato di Valtournenche e Breuil-Cervinia. Con i fratelli Bruno e Rino, Gildo per tanti anni ha presentato regine di grande qualità ai concorsi, qualificandone oltre dieci alla finale regionale tra cui la sua adorata Moretta, regina del terzo peso per tre volte consecutive nella prima metà degli anni Novanta a Cervinia, Verrayes e Challand-Saint-Victor e quinta alla Regionale del 1995. Per il comitato locale è stato un punto di riferimento, sempre in prima fila per qualunque cosa ci fosse bisogno. Ha praticato sci di fondo fino a pochi anni fa. Vedovo dal 2019, lascia le figlie Milva e Miriam, i nipoti Heloise Edifizi e Arthur Hodapp, i generi Paolo Edifizi e Peter Hodapp le sorelle Lina ed Emilia e i fratelli Bruno e Rino.