“Ulisse”, l’eredità dello storico ristorante e pizzeria in via Aubert viene raccolta dal Bistrot Belle Hélène

“Ulisse”, l’eredità dello storico ristorante e pizzeria in via Aubert viene raccolta dal Bistrot Belle Hélène
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Ulisse era un nome storico nel mondo della ristorazione aostana. Si chiamava così, infatti, il ristorante e pizzeria in via Aubert che da giovedì scorso, 7 gennaio, è diventato Bistrot Belle Hélène. Il capoluogo regionale, pertanto, perde nell’immaginario collettivo quel riferimento all’eroe greco che ha incuriosito residenti e turisti, vista la sua collocazione nel centro di una città all’ombra delle Alpi, il cui passato, per di più, è indissolubilmente legato all’antica Roma. In realtà le gesta dell’Ulisse descritte e narrate da Omero nell'Iliade e nell'Odissea nulla c’entrano (se non metaforicamente) con quell’esercizio commerciale che per anni è stato uno dei più popolari nel cuore di Aosta, punto di riferimento per i buongustai - anche, fino a quando non fu chiusa, per gli alpini dell’allora vicina caserma Testa Fochi - per assaporare una pizza realizzata a regola d’arte, solo con ingredienti di alta qualità, o un piatto della cucina tradizionale valdostana. E tutto ciò nonostante il logo del locale richiamasse esplicitamente le avventure del personaggio della mitologia greca, con un impavido marinaio solitario che su un’imbarcazione a vela sfidava il mare e il vento. Oggi si direbbe marketing, allora era fiuto per gli affari. Tutta farina del sacco dei coniugi Alfonso Attianese e Maddalena Cristiani, lui salernitano e lei originaria dell’avellinese, i cui destini la dea bendata incrociò nel ristorante nella sede dell’Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. Lei dirigeva la brigata di cucina e lui coordinava i camerieri in sala. Insomma, il colpo di fulmine fu inevitabile e così convolarono a giuste nozze il 1° agosto del 1974. La nascita nella città elvetica del figlio Davide, venuto alla luce il 4 novembre 1977, oggi impiegato in un’azienda informatica di Milano, impose scelte di vita diverse. L’occasione per rientrare in Valle d’Aosta si presentò quando uno zio di Alfonso Attianese, Ulisse Pica titolare del Bar Acquario in via Aubert, volle trasformare il suo locale in un ristorante e pertanto chiese loro, fidandosi dell’esperienza maturata all’estero, di avviarlo. Detto, fatto. Alfonso Attianese e Maddalena Cristiani fecero ben presto decollare il giro d’affari del Ristorante e Pizzeria Ulisse, intitolato non a caso al loro parente il cui nome evidentemente ritennero di buon auspicio, memori dei tanti viaggi che avevano fatto per motivi professionali, anelando sempre, però, a tornare in patria. Quando il congiunto, non più interessato a proseguire l’attività, nel 1977 propose loro di acquistarlo, non ci pensarono 2 volte. L’inaugurazione ebbe luogo a fine febbraio dell’anno successivo e sancì l’inizio di una lunga avventura costellata di grandi soddisfazioni per i nuovi titolari, grazie al costante e crescente gradimento di una schiera sempre più ampia di affezionati clienti, italiani e stranieri. A dire il vero il nome del locale fu cambiato una prima volta dal 2013 al 2017, periodo in cui, pur restando ristorante e pizzeria, venne ribattezzato Restaurant 111000, strizzando l’occhio al codice di avviamento postale di Aosta. Il corso della storia di questa attività cambiò nuovamente 4 anni fa, quando Alfonso Attianese e Maddalena Cristiani la cedettero a un fratello di lei, Mario Cristiani, che da 8 anni gestisce con la compagna e socia Rita Nikolla Mondo Gelato in via Chambéry, e che con l’esercizio rilevato dal compianto Franco Papaleo ha ereditato pure la ricetta segreta del suo cavallo di battaglia: il semifreddo Belle Hélène. Proprio Mario Cristiani aveva deciso con la sua gestione di tornare alle origini ripristinando il nome Ulisse. Nel 2021, invece, si è aperta una nuova era. Ulisse ha ceduto il passo al Bistrot Belle Hélène, dove si possono gustare l’omonimo dolce di punta di Mondo Gelato oltre a tutte le altre golosità, aperitivi, pizze e piatti a base di pesce nonché di prodotti del territorio. «Vogliamo crederci, nonostante il periodo difficilissimo che stiamo vivendo, - affermano Mario Cristiani e Rita Nikolla - perché siamo convinti che la qualità paghi sempre». Insomma, anche se il nome Ulisse è finito tra le pagine dei ricordi, qualcosa di lui è rimasto pure nella nuova attività: la certezza che con fatica, coraggio e intelligenza si può vincere la sfida contro ogni avversità.

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