Tutti i danni della Didattica a Distanza

Tutti i danni della Didattica a Distanza
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Le conseguenze della didattica a distanza, o DAD, sui nostri ragazzi sono state in molti casi traumatiche.

Più grave in assoluto è stato il lungo periodo di distanziamento sociale attraversato durante le lezioni a casa. Gli psicologi sostengono infatti che la mancanza di contatti con i coetanei ha impoverito la sfera emotiva degli studenti. Sopratutto i maschi ne hanno risentito perché si sono visti privati della possibilità del gioco fisico che solitamente si attua laddove vi sono spazi e gruppi definiti.

Esito di questa privazione, senza dubbio, l’irrequietezza provata da preadolescenti e adolescenti che si trovano in un’età in cui l’obiettivo personale è quello di essere accettati dal gruppo dei coetanei. Privati di questa possibilità per la mancanza del gruppo in senso fisico, in loro è nato, sempre più forte, un senso di solitudine e abbandono.

L’isolamento ha portato molti a evitare l’esterno e a rinchiudersi in camera per trascorrere lunghe ore davanti al computer e a internet con grave danno per i loro processi di crescita: la comunicazione e il gioco tra compagni di scuola, infatti, sono vitali per la crescita, l’apprendimento e lo sviluppo delle giovani menti. La compagnia è essenziale per il normale sviluppo psicologico e il benessere di bambini e ragazzi.

Un altro danno causato dal lockdown è poi quello dell’assoluta mancanza di routine. La routine scolastica, annullatasi in seguito alla DAD, ha fatto perdere agli studenti i propri punti di riferimento fissi, facendo vacillare il loro senso di identità.

Se prima della pandemia andare a scuola poteva essere vissuto come una sofferenza, in realtà questo rappresentava la routine da rispettare, una regola fissa, un punto fermo e imprescindibile. Chiusa la scuola, con la routine sono scomparse anche le poche certezze dei giovani.

Tutto questo dovrebbe essere sufficiente a spiegare perché, a partire dall’anno scolastico che sta per cominciare, obiettivo primario di scuole e ministero deve essere, senza eccezioni, quello di garantire il maggior numero di ore in presenza possibile.

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