Turismo, negli alberghi estate bene ma non benissimo In alcune località ancora stanze libere a Ferragosto
La stagione turistica non sta andando male, l’impressione diffusa è che comunque avrebbe potuto dare più soddisfazioni. I turisti ci sono, siamo tornati a livelli pre Covid. Ma non siamo a livelli record. D’altronde, come testimoniano gli incrementi del giro d’affari delle agenzie di viaggio, anche gli italiani hanno riscoperto le mete estere. Per cui se ne vedono di meno nelle destinazioni di mare, e naturalmente di meno anche in montagna.
Detto questo, Ferragosto non tradisce mai ed è sempre all’insegna del tutto esaurito. O quasi. Questo è quello che raccontano le «antenne» Adava sul territorio, i referenti dell’associazione degli albergatori sparsi in tutta la Valle d’Aosta.
A partire da Aosta, il punto di riferimento Adava per il capoluogo Jeannette Bondaz riferisce che il «mese di luglio è stato buono, soprattutto dopo il 15, ma meno dell'anno scorso. Per agosto vi è ancora molta disponibilità, guardando a settembre per ora sono poche le richieste».
Davide Perrin, da Antey-Saint-André, fa sapere che «la media valle del cervino, al momento è in linea con il resto della Valle d’Aosta. Agosto in via di riempimento fino a fine mese con l’auspicio che il meteo sia favorevole. Qualche buona prenotazione nella prima quindicina di settembre».
Palmira Neyroz da Cervinia segnala: «Luglio come lo scorso anno. Agosto per ora meno: il freddo e il tempo non ci aiutano», Marco Gorret da Valtournenche «Una buona stagione, inferiore allo scorso anno, tendente al completo per agosto ma ancora con disponibilità di camere. Speriamo nel buon meteo che permetterebbe di completare».
Per Herman Buchan di Ayas «Giugno e luglio meglio dell’anno scorso. Agosto promettente ma il freddo non aiuta. Un po’ più di stranieri quest’anno: svedesi, americani. Settembre non è ancora decollato. Probabilmente andranno bene i fine settimana». Poco distante, a Brusson, Gabriella Minuzzo segnala «Luglio molto bene, agosto disponibilità dal 26 del mese».
In Bassa Valle, a Champorcher, Alessia Gontier parla di «Luglio in calo, agosto al completo fin dopo Ferragosto; fine agosto e settembre incerti. La variazione sta nell’alta affluenza di stranieri».
Gressoney: per Daniele Valverde «luglio direi più o meno in linea con lo scorso anno con variazioni intorno al più e meno 5 per cento. Per agosto ancora non c'è il tutto esaurito».
Giorgia Vigna Lasina di Donnas, presidente dei giovani albergatori, riferisce che «Vi sono realtà che mi informano di essere più che full - soprattutto casa vacanze e b&b - e altre invece che hanno subito un calo su giugno e luglio e hanno ancora molta disponibilità su agosto. Per ciò che concerne agosto, per la mia struttura, siamo a un calo netto di prenotazioni a lungo termine con soggiorni mediamente più lunghi rispetto allo scorso anno (da 1/2 notti a 6/7) ma ancora tanta disponibilità che riempiamo con una finestra di 24-48 ore».
«Buona stagione, inferiore allo scorso anno - secondo Cristina Rore albergatrice a Châtillon - con ancora qualche disponibilità di camere che si riempiono comunque sotto data. Speriamo nel buon meteo che permetterebbe di completare».
Carlo Motto Ros di Saint-Vincent manda in archivio un «mese di luglio discreto» mentre «ad agosto come sempre la prima settimana scarsa, la seconda non è entusiasmante, meglio dalla terza in poi. Prenotazioni comunque a rilento. Nel complesso si conferma la solita tendenza a prenotare sempre più last minute».
Comprensorio del Gran San Bernardo: Marta Cretaz riferisce di «Un rallentamento su luglio, soprattutto ad inizio mese. Siamo in linea su agosto quasi tutti al completo per ora fino al 20. Nelle settimane centrali ottima l’occupazione, mentre i primi giorni abbiamo ancora disponibilità. Settembre si sta muovendo già bene».
Ci spostiamo quindi in Alta Valle, dove Pietro Imbimbo Roullet albergatore a Cogne è moderatamente soddisfatto. «L’inizio della stagione - racconta - è stato leggermente in calo rispetto allo scorso anno soprattutto sulle strutture un pochino più grandi, in linea con il 2019. A luglio a fronte di una partenza a rilento alla fine si è lavorato abbastanza bene, comunque meno dell’anno scorso. Agosto bene, settembre sembra positivo ma siamo un po’ preoccupati per il tunnel vista la clientela svizzera e francese che solitamente viene in quel periodo».
Nel Grand Paradis, per la Val di Rhêmes parla Mirco Pellissier: «Il mese di luglio leggermente in calo rispetto scorso anno, agosto va bene, vi è ancora disponibilità verso fine mese. Settembre ancora tanta disponibilità molto dipenderà dalla meteo. Quello che è mancante è il passaggio: si fa molto fatica a rimpiazzare le disdette e c'è poco lavoro nei ristoranti durante la settimana, meglio nei fine settimana».
«Su Courmayeur l’occupazione è stata in forte aumento nei primi mesi di stagione grazie ad un ritorno della clientela asiatica sul tour del Monte Bianco. - dice invece Stefano Cavaliere - Lo stesso aumento non c’è stato sulle categorie 4 e 5 stelle che hanno registrato una situazione abbastanza stazionaria con piccole percentuali di decrescita rispetto al 2022 ma sempre maggiore rispetto al periodo pre-covid. Agosto buono per le prime 2 settimane e l’ultima mentre abbiamo ancora qualche camera libera per la settimana di Ferragosto. Buone previsioni per settembre sia per il mercato italiano che per quello estero. La chiusura del traforo non preoccupa».
Poco distante, per Glauco Falzone di La Thuile la situazione è «in linea con le ultime situazioni. Luglio inferiore all'ultima stagione, agosto ancora non tutto esaurito e sempre più last minute». Secondo Nicoletta Chatel da Pré-Saint-Didier «Luglio e agosto in linea con gli scorsi anni, quasi al completo per tutto il periodo. Anche settembre si preannuncia buono».
Infine i bed&breakfast. La referente di categoria nel direttivo Adava Ilaria Sonatore spiega che la situazione nel suo settore di competenza «è variabile, ma si riscontrano in generale un calo rispetto all’anno scorso, la diminuzione delle notti minime e prenotazioni last minute. Penso sia dovuto al fatto che la nostra clientela è costituita prevalentemente dal ceto medio che ha risentito molto dei rincari post covid/guerra e quindi ha tirato un po’ la cinghia per le vacanze. Giugno e metà luglio sotto media, agosto ancora con disponibilità - a parte nelle località di punta - e settembre ancora in divenire».