Turismo, il rafting sulla Dora funziona Rinnovata l’intesa con la Federazione
Rinnovata la collaborazione tra la struttura Opere idrauliche della Regione Valle d'Aosta e i referenti locali della Federazione rafting. Obiettivo? Analizzare le potenzialità di un ulteriore sviluppo della disciplina lungo la Dora Baltea, che ad oggi ha registrato circa 10mila presenze, oltre a coinvolgere una sessantina di addetti ai lavori, tra guide, tecnici e altro personale. Un primo sassolino è già stato buttato: un progetto nato dalla collaborazione tra la Regione e il Consorzio pesca prevede di riaprire alla libera migrazione dell'ittiofauna un tratto di Dora Baltea di 20 chilometri nella plaine di Aosta, attraverso la rimozione dei 17 ostacoli trasversali che lo caratterizzano. L'intervento consentirà anche di ampliare l'attuale pratica del rafting sulla Dora Baltea. Intanto, la Federazione rafting è al lavoro per offrire il suo supporto già nella fase preliminare all'esecuzione dei futuri interventi da attuare sul fiume, con idee, proposte e indicazioni pratiche formulate sulla base dell'esperienza acquisita durante l’attività di discesa sportiva ed amatoriale sulla Dora.
«Intendiamo incentivare l'importante potenziale di sviluppo della Dora Baltea - commenta l'assessore regionale alle Opere pubbliche Carlo Marzi - attraverso la collaborazione, tra gli altri, della Federazione Rafting e del Consorzio pesca, che con le loro attività consentono di valorizzare e far conoscere ad un ampio pubblico le bellezze naturali dei corsi d'acqua valdostani».