Turismo, bene Ferragosto anche grazie al last minute La chiusura del Tunnel? Non preoccupa gli albergatori

Turismo, bene Ferragosto anche grazie al last minute La chiusura del Tunnel? Non preoccupa gli albergatori
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Un’estate per certi aspetti anomala, con una prima settimana di agosto piuttosto fredda e ora una fine del mese con temperature decisamente sopra la norma. La tendenza delle presenze turistiche nel periodo più significativo della stagione è stato comunque positivo in tutte le località della Valle d’Aosta. L’estate è partita bene a luglio nella zona di Courmayeur ed è proseguita positivamente nella prima settimana di agosto, mentre, a dispetto dalle previsioni, nelle due settimane centrali del mese, sono mancati gli italiani.

“Forse l’incertezza della meteo, forse un po’ di crisi economica, ma ci aspettavamo qualcosa di meglio. - afferma Alessio Berthod referente Adava per la località ai piedi del Monte Bianco - In realtà, come negli ultimi anni, ora è tutto last minute. La gente guarda le previsioni meteo e se non è convinta rimane a casa. A settembre abbiamo ancora molte richieste soprattutto legate al Tour du Mont Blanc, quasi tutti stranieri. Si lavorerà bene fino alla metà del mese”. “La chiusura del tunnel a partire da lunedì 4 settembre, a mio parere, inciderà in maniera marginale, anche perché nella nostra località si tratta di un periodo piuttosto tranquillo. Chi doveva pianificare le ferie, l’ha già fatto organizzandosi diversamente. Inoltre tanti alberghi sono chiusi in quel periodo. - aggiunge Alessio Berthod - Il vero dramma è la ripetitività dei lavori, programmati per 18 anni con chiusure brevi e intermittenti. I referenti del nostro settore si erano già espressi in merito alla questione: sarebbe stato meglio una chiusura più lunga ma continuativa; in questo modo i turisti si sarebbero organizzati meglio”.

Il Tunnel del Monte Bianco chiuderà per l’esattezza alle 17 di lunedì 4 settembre fino a lunedì 18 dicembre per importanti lavori di rifacimento della volta. Quest’anno si interverrà sui primi 600 metri di galleria. Si replicherà poi nel 2024, sempre in autunno quando il traffico è meno intenso. Dovendo coprire i quasi 12 chilometri del tunnel, si prevedono blocchi simili per 18 anni. Più volte Confindustria ha lanciato l’allarme sulle pesanti ripercussioni per l’export. Sono 4.600 i veicoli che transitano ogni giorno nel traforo. I gestori prevedono che, durante la chiusura, il traffico auto verrà deviato in percentuali simili sul Traforo del Frejus e quello del Gran San Bernardo. Diverso il discorso dei mezzi pesanti con quasi il 90 per cento dei tir che si riverserà nella galleria del Frejus.

Per Jeannette Bondaz, referente Adava per Aosta, la chiusura del tunnel per oltre 3 mesi sicuramente inciderà sulle presenze turistiche in Valle, ma non si poteva fare diversamente. “La priorità è che vengano eseguiti i lavori per la sicurezza di tutti. - afferma Jeannette Bondaz - Alcuni nostri ospiti hanno cambiato le date scelte per venire da noi e ci hanno già detto che torneranno a dicembre. Per ciò che riguarda il mese di agosto, è andata bene, anche se Ferragosto non ha visto il tutto esaurito; ora ci sono già richieste per settembre, soprattutto per i fine settimana, se la meteo continuerà a mantenersi dalla nostra parte”.

“A Ferragosto si lavora sempre bene, il tempo anche quest’anno ci ha aiutato, il gran caldo ha favorito la fuga dalle città - commenta Pietro Imbimbo Roullet di Cogne - Nonostante la imminente chiusura del tunnel, il mese di settembre si preannuncia bene, direi meglio dello scorso anno. Poi bisognerà come sempre arrivare sotto data per avere il quadro definitivo. A settembre da noi arriveranno soprattutto tanti stranieri”.

“Ferragosto e la seconda metà del mese di agosto sono andati molto bene con tante richieste last minute, che ci hanno consentito di occupare le ultime disponibilità nelle diverse strutture alberghiere della zona. - conferma Carlo Motto Ros, referente da Saint-Vincent della categoria degli operatori della ricettività turistica - Qualche lamentela per le tariffe, da alcuni clienti ritenute eccessive. Purtroppo ci vorrà del tempo considerati i danni portati dalle politiche tariffarie sempre al ribasso degli ultimi anni”.

L’attività turistica è ancora nel clou nella zona di Torgnon. La conferma viene da Davide Perrin, delegato Adava per la zona. “In questi giorni, siamo ancora in pieno lavoro, agevolati dal fatto che le temperature sono ancora molto elevate in città. - conferma il titolare dell’Alpe Gorza e della nuovissima struttura di Chantorné, il Raccard Resort de montagne - E’ stato un luglio abbastanza buono, mentre la prima settimana agosto, è stata un po’ fiacca, a causa del vento forte e di temperature basse. Bene la settimana di Ferragosto, al completo come sempre. Per l’autunno, le previsioni sono positive”.

In linea con gli scorsi anni, le presenze nella zona di Breuil- Cervinia. “Il gran caldo ha agevolato l’esodo verso le nostre località. - conferma Palmira Neyroz referente Adava per la località del Cervino - La maggior parte delle strutture chiuderà a fine agosto o all’inizio di settembre”.

Soddisfatto infine Herman Buchan referente Adava per la zona di Ayas. “Tutto esaurito a Ferragosto e ottime richieste fino alla fine del mese. - dichiara il titolare dell’Hotel Castor di Champoluc - Poi ci sarà un calo come al solito ma auspichiamo di lavorare abbastanza bene fino alla fine stagione, prevista per il 16 settembre. Prenotazioni ne abbiamo, il mese è interessante per la nostra località, la meteo sarà determinante”.

Da sinistra Alessio Berthod, Jeannette Bondaz e Davide Perrin, referenti Adava rispettivamente per le zone di Courmayeur, Aosta e Torgnon

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