Tunnel del Monte Bianco, incontro tra i Ministri Gli albergatori: chiuderà il 99 per cento degli hotel

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Nell’incontro che si è svolto alla Farnesina nella mattinata di giovedì scorso, 25 maggio, tra il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, e la sua omologa francese Catherine Colonna, si è affrontato anche il dossier del Traforo del Monte Bianco.

In particolare i due Ministri hanno deciso di lanciare il Comitato di Cooperazione transfrontaliera. Su richiesta di Antonio Tajani, si sono confrontati «sulle prospettive di ammodernamento e rilancio del Traforo del Monte Bianco, concordando sulla necessità di sollecitare un esame delle diverse opzioni da parte degli organismi tecnici» si legge in una nota.

La settimana precedente Emily Rini in qualità di presidente della Società italiana del Traforo del Monte Bianco, il vice presidente Giuseppe Piaggio e l’amministratore delegato Mirko Nanni, insieme all’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, avevano partecipato a un incontro con Antonio Tajani, proprio in vista del vertice bilaterale Italia-Francia di giovedì scorso.

Intanto Courmayeur si prepara al 4 settembre, giorno in cui il Tunnel chiuderà al traffico per consentire l’allestimento del primo cantiere che farà da preludio ad altri interventi previsti per i prossimi anni. Nello specifico, la galleria rimarrà chiusa da lunedì 4 settembre a lunedì 18 dicembre per lavori che interesseranno i dispositivi di sicurezza installati lungo la galleria, che dovranno essere smontati richiedendo quindi la necessaria chiusura al traffico. Un secondo cantiere verrà poi messo in piedi nel 2024, per una spesa complessiva stimata in 50 milioni di euro.

Durante questi periodi le presenze turistiche sul territorio di Courmayeur andranno inevitabilmente a calare. Edoardo Melgara, portavoce dei commercianti di Courmayeur, non nasconde il suo pessimismo: «Ci stiamo preparando perché sarà un danno inevitabile, dal punto di vista commerciale non possiamo che viverlo in maniera passiva. Dovremo sperare che il Colle del Piccolo San Bernardo rimanga aperto il più a lungo possibile così da garantire una via di transito tra Italia e Francia».

Proseguendo, Edoardo Melgara accenna poi alle incertezze ancora legate ai successivi periodi di chiusura del Tunnel: «È chiaro che in questo momento si cerca di capire quello che verrà fatto per il futuro. Dopo questo primo cantiere che rappresenta un test ci spiegheranno i piani d’azione per le chiusure. Ho sentito anche l’organizzazione del Tor des Géants, - aggiunge il referente dei commercianti - si sono già messi in moto dal punto di vista logistico per garantire ai partecipanti dell’ultra trail di poter raggiungere Courmayeur senza utilizzare il traforo. Un’ipotesi che riguarderà anche le altre manifestazioni previste per quel periodo».

In linea con questo punto di vista è anche il delegato dell’Adava Alessio Berthod - titolare dell’Hotel Berthod di Courmayeur - che promuove la posizione degli albergatori del paese: «Ci stiamo preparando, - sottolinea - immagino che il 99 per cento delle strutture in quel periodo chiuderà. Tutti i flussi avranno delle difficoltà e dunque inevitabilmente diventerà più difficile per noi lavorare. Va tenuto in considerazione che anche molte attività commerciali chiuderanno in quel periodo quindi l’offerta commerciale sarà limitata».

Il delegato Adava spiega come si regolerà per ciò che concerne la sua attività durante la chiusura: «Per l’Hotel Berthod avevamo già in programma una breve chiusura. A questo punto è probabile che inizi a novembre. Nella migliore delle ipotesi - conclude Alessio Berthod - si potrebbe lavorare solo il sabato sera».

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