Tunnel del Bianco chiuso per 21 giorni, «Serve il raddoppio»
E’ la prima volta dall'incendio del 1999 che il Traforo del Monte Bianco programma una chiusura totale della circolazione per un periodo così esteso: stop al transito per 21 giorni, dalle 17 di lunedì prossimo, 17 ottobre fino alle 10 di lunedì 7 novembre. L'obiettivo è il rifacimento completo dell'asfalto lungo l'intero tratto. Un intervento che si aggiunge ai lavori iniziati a fine agosto per completare la sostituzione della soletta del traforo, vale a dire parte dell'impalcato stradale. E questo ha portato a numerose chiusure notturne, spalmate fino a giovedì 6 ottobre.
L'intera operazione comporta un investimento complessivo di 48 milioni di euro, sostenuto da Traforo del Monte Bianco - GEIE e ripartito in parti uguali tra le 2 società, italiana e francese, che gestiscono il tunnel. Sulla spesa ha pesato la presenza di amianto riscontrata a inizio lavori, che richiede più tempo e l'adozione di misure precauzionali onerose.
La conseguenza della chiusura del tunnel del Monte Bianco sarà che buona parte del traffico verso Francia e Svizzera si trasferirà sulle strade a autostrade del Piemonte in particolare sul Tunnel del Frejus che dovrebbe raddoppiare la sua portata dal 2023.
«Il Tunnel del Frejus e il Tunnel del Monte Bianco assorbono circa il 12,2 per cento del traffico pesante che attraversa le Alpi ogni anno, che oggi è ripartito più o meno a metà tra le 2 infrastrutture. - spiega Luciano Caveri assessore regionale alle Società partecipate - Intanto, mentre il Tunnel del Frejus raddoppia con l’apertura della seconda canna, dal governo arriva uno stop all’ipotesi di raddoppiare anche il Tunnel del Monte Bianco. I francesi infatti sono contrari. Il nuovo governo di centrodestra avrà sul suo tavolo tutte quelle interconnesioni internazionali che possono essere sviluppate. Ma la questione del raddoppio potrà essere affrontata se, da un lato, vi è pieno accordo tra le parti italiana e francese e, dall’altra, una piena presa di responsabilità da parte delle comunità locali. Stante questa situazione, dobbiamo renderci conto che le chiusure autunnali, tra settembre e novembre, per poter effettuare i lavori che servono ancora all’infrastruttura si ripeteranno ogni anno per i prossimi 20 anni. Il raddoppio del Tunnel non è ipotizzabile accanto alla galleria esistente? Allora si prenda seriamente in considerazione la possibilità di realizzare un altro traforo, più a valle rispetto a quello esistente, della lunghezza di circa 20 chilometri. Un’opera epocale, che però consentirà di risolvere molte delle problematiche che stanno emergendo. I prossimi 21 giorni di chiusura ci diranno molto su queste prospettive. I timori da parte di chi vive e amministra i territori coinvolti dai percorsi alternativi sono molti, giustificati e nelle ultime settimane “rumorosi”».
Al traforo del Monte Bianco l'estate 2022 è stata la seconda più trafficata degli ultimi 10 anni: tra luglio e agosto sono transitati dal tunnel 370 mila veicoli, tra auto e moto.
I mezzi pesanti, invece, sono in calo del 5 per cento rispetto al 2019 ultimo anno pre pandemia. Probabilmente hanno inciso le chiusure programmate per lavori di manutenzione.
La data di scadenza di tutti gli abbonamenti (10 o 20 transiti) in corso di validità alla data di inizio del cantiere di rifacimento della pavimentazione stradale (17 ottobre) sarà prorogata di 1 mese. Il prolungamento della data di validità sarà effettuato automaticamente. Non sarà pertanto necessario inviare alcuna richiesta specifica di proroga. Come di consueto, se all’avvicinarsi della nuova data di validità, l’abbonamento non sarà stato utilizzato per la sua totalità, sarà possibile mantenere i transiti residui ricaricando nuovamente l’abbonamento. Così facendo, i transiti restanti e i nuovi transiti ricaricati potranno essere effettuati entro 24 mesi dalla data di ricarica dell’abbonamento.