Tumore al seno, il test genomico inserito tra i livelli essenziali di assistenza regionali
Nella seduta di lunedì scorso, 26 aprile, la Giunta regionale ha approvato l’introduzione del test genomico per patologia mammaria neoplastica istologicamente diagnosticata nei livelli essenziali di assistenza aggiuntivi regionali. Il test genomico sarà erogato gratuitamente alle assistite residenti in Valle d’Aosta con tumore al seno in stadio precoce, con positività dei recettori per gli estrogeni e il progesterone, e negatività della proteina “c-erbB2”, le cui caratteristiche indicano tumori in cui il beneficio dell’aggiunta della chemioterapia alla terapia endocrina adiuvante è incerto.
«Il test genomico - spiega l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - permette, a fronte di una stima di 20 pazienti in 12 mesi con caratteristiche di rischio clinico intermedio da sottoporre al test medesimo, di evitare il trattamento di chemioterapia “adiuvante” o post operatorio per il 70-80 per cento di queste con innegabili vantaggi dal punto di vista della protezione della salute della donna per risparmio della tossicità che i farmaci chemioterapici comportano, dell’aspetto psico-emotivo conseguente alla conservazione dei capelli e delle sopracciglia, della qualità di vita familiare e sociale oltre alla capacità lavorativa. Sono escluse dall’esecuzione del test le pazienti a basso e ad alto rischio clinico, casi nei quali il test non modifica l’indicazione terapeutica».
La deliberazione della Giunta regionale introduce il test genomico nel tariffario regionale delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoria con il codice 91.30.6 “Test genomico per patologia mammaria neoplastica istologicamente diagnosticata” e con la relativa tariffa, fissata in 2. 300 euro. La spesa per 20 pazienti all’anno candidabili all’esecuzione del test è pari euro 46mila euro a fronte di un risparmio stimato in termini di trattamenti chemioterapici non erogati 6 volte superiore.
La notizia dell’inserimento dei test genomici per neoplasie della mammella entreranno nei livelli essenziali aggiuntivi della Valle d’Aosta è stata accolto «con grande soddisfazione» dall’associazione Viola. «Si tratta di un importante progresso nell’ottica di una cura sempre più mirata e personalizzata. - sottolinea il direttivo di Viola in una nota - E’ una decisione fortemente auspicata dalla nostra associazione che costituirà un aiuto ai clinici nelle scelte di terapia post chirurgica, rappresenterà un importante beneficio in termini di qualità della vita per alcune pazienti e consentirà anche un risparmio nella spesa sanitaria. Vogliamo ringraziare sentitamente la dottoressa Marina Schena, Direttore della struttura complessa di Oncologia dell’Ospedale regionale “Umberto Parini”, che si è esposta in prima persona e l’assessore Roberto Barmasse ed il suo staff che hanno reso possibile questa importante opportunità per le pazienti valdostane».
«La Valle d’Aosta si aggiunge così a Toscana, Lombardia e Provincia autonoma di Bolzano nel rendere gratuiti questi esami. - prosegue Viola - La speranza è che altre regioni si aggiungano e soprattutto che venga attuata senza ulteriori ritardi la Legge nazionale, garantendo la disponibilità per tutte le pazienti. Con questo obiettivo Viola continuerà ad appoggiare attivamente la Campagna nazionale di Europa Donna che si propone di rendere disponibili e gratuiti i test genomici in tutto il Paese. In poco più di 2 mesi sono state raccolte oltre 15mila firme in una petizione online rivolta al Ministero della sanità. A distanza di oltre 4 mesi dalla emanazione, infatti, la Legge che ha istituito un Fondo di 20 milioni per rendere i test gratuiti su tutto il territorio nazionale non è ancora stata attuata».