Tsan finale a Fénis, Chambave torna a vincere in autunno dopo dodici anni

Tsan finale a Fénis, Chambave torna a vincere in autunno dopo dodici anni
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A 12 anni dall’ultimo successo il Chambave è tornato a vincere il trofeo autunnale di tsan dopo una bella finale durata 3 ore e 35 minuti a Fénis (meno della metà della "maratona" primaverile) dove la squadra di capitan Denis Perrin si è imposta con 4 buone in più (20 a 16) per 706 metri, 1465 a 759, su di un Montjovet che aveva piazzato una pertse molto datata ed impegnativa. E' stata una finale seguita da un grande pubblico (quasi 1000 spettatori), giocata ad altissimo livello, come mai negli ultimi anni, nella ricezione e neutralizzazione dell'avversario in campo e con continue situazioni in alternanza che facevano pensare al successo di una o dell'altra squadra, tutte e 2 presentatesi imbattute.

Per il Montjovet non è arrivata la doppietta dopo lo scudetto in primavera, per il Chambave è invece il nono trofeo (3 scudetti, 3 autunnali e 3 Trofei età) e il terzo successo in 67 finali dopo quelli del 2009 e 2010, utilizzando solo 13 giocatori: in 6 (Denis Perrin, Davide Betemps, Ilario Chatrian, René Chatrian, Edi Machet e la riserva di lusso Christian Peraillon) li hanno vinti tutti, Matteo Betemps ha ripetuto il 2010 mentre è la prima volta in autunno per il giovane Gilles Farys (grande rivelazione dell'incontro, una saracinesca in ricezione), Alex Mognod, Edy Peraillon, Yora Maguet, Michel Alliod, Micol Sandon e Michael Machet, con segnapunti Alessia Montanari e Ambra Fosson.

Il Chambave aveva vinto il sorteggio ma ha deciso di lasciare la scelta della pertse al Montjovet e in funzione proprio del tipo di pertica piazzato dagli avversari ha scelto di andare per primo alla tsachà sotto il sole. Una decisione che ha sorpreso molti e che sembrava rischiosa, al contrario si è rivelata una scelta tattica azzeccata. Il Montjovet, privo di Luca Carlon, ha così mandato subito in campo Carlo Christille e non Diego Treves, prima scelta iniziale. Gli azzurri hanno posato 14 buone e realizzato con 73 di media 1025 metri, con sin dall’inizio grande protagonista Denis Perrin che infilato 5 buone con 493 (la più lunga di 111) chiudendo la sua magnifica stagione con 55 buone e 5333 metri in 10 tsachà e una media di 96. Il Montjovet ha risposto con 12 buone e 601 metri, rimanendo indietro di 424.

Nella seconda parte - agli ordini dell'arbitro Antonio Feder di Fénis, alla sua prima finale di A, assistito da Luca Champion di Emarèse - incredibilmente sono state posate solo 10 buone con le difese a strappare applausi. Il Chambave ne ha messe a segno 6 (nessuna di Perrin) con 440 metri ed ancora 73 di media, con un gran 110 di Matteo Betemps. I blu (bravo nel servizio anche il 17enne Denis Peaquin) sono stati quindi chiamati a recuperare 904 metri: è partito subito molto bene Marcel Peaquin con 3 buone seguito da 1 di Flavio Priod e con sole 4 buone, quando Gilles Farys ha stoppato l'ultima chance di Remy Peaquin, è esplosa la festa e Christian Peraillon, per tutto l'autunno in panchina, è balzato in campo ad abbracciare i compagni anche perché i 198 metri realizzati poi dagli avversari e la penalità di 40 metri per il servizio rimediata dal Montjovet sarebbero stati ininfluenti.

Denis Perrin è poi stato premiato dal presidente Michel Isabellon come miglior giocatore della finale, insieme alle prime 2 squadre di A, B, C e donne, tutte le 11 juniores A e B ed i 5 vincitori del terzo "Boquet d'Or" per la miglior ricezione in campo: Edi Machet del Chambave per la A, Idario Ottin del Fenus per la B, Luca Marcoz del Brisma per la C, Carole Perrier del Pollein e lo junior Joseph Donzel del Quart. In conclusione, a fare festa sono così stati per la quinta volta il Montjovet II (accoppiata con il campionato primaverile) in B, per la prima volta l'Ayas che avrebbe già vinto in C nel 2020 se non ci fosse stata la sospensione, per la prima pure il Fenus donne, per la seconda e l’11esima negli juniores per Challand Saint-Victor negli A e Verrayes nei B.

La premiazione del Chambave a Fénis con da sinistra in piedi Michel Alliod, Micael Machet, René Chatrian, Edy Peraillon, Gilles Farys, Alex Mongnod, Ilario Cretier e Matteo Blanc, con Marco Carrel, davanti Davide Bétemps, Denis Perrin, Christian Peraillon con il figlio Cédric, Matteo Bétemps, Michael Sandon, Yora Maguet e Edi Machet

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