Truffa con i contributi per i pascoli, impiegato regionale e allevatore agli arresti domiciliari

Truffa con i contributi per i pascoli, impiegato regionale e allevatore agli arresti domiciliari
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Con l'accusa di aver percepito indebitamente contributi pubblici per la gestione di un alpeggio, un impiegato forestale dell'Assessorato regionale dell'Agricoltura, Donato Orsières, 54 anni, di Saint-Denis - titolare di un'impresa zootecnica - è stato arrestato dalla Guardia di Finanza insieme e dal personale di Polizia giudiziaria del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.

Il provvedimento cautelare (arresti domiciliari) è stato emesso dal gip del Tribunale di Aosta, su richiesta dell'Ufficio della Procura Europea (è la prima volta che accade), nell'ambito di un procedimento penale riguardante reati contro il patrimonio e contro la Pubblica amministrazione. Donato Orsières, difeso dall’avvocato Ascanio Donadio, comparirà lunedì prossimo, 26 settembre, davanti al Gip di Aosta per l’interrogatorio di garanzia.

L’accusa: «Indicazioni false»

L'arrestato, precisano gli inquirenti, «È sospettato di aver presentato al proprio ufficio specifiche richieste di contribuzione in materia di pascoli, indicando falsamente di aver condotto e pascolato un alpeggio sito nella Bassa Valle d'Aosta (a Pontey, ndr), negli anni 2020 e 2021, percependo indebitamente contributi pubblici in danno dell'Unione Europea per un ammontare di circa euro 15.000 euro».

Le indagini si sono sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche, captazioni ambientali, audizioni di persone informate sui fatti ed acquisizione e analisi di documentazione. L'impiegato forestale è anche indagato «Per essersi indebitamente assentato dal proprio posto di lavoro pubblico per 83 ore»

Le intercettazioni

In un’intercettazione telefonica Donato Orsières si sfoga: «Io ho dei miei trighi, ho tutto, ho figli da mantenere...». Da questa e da un'altra conversazione («All'interno dell'ufficio... che la gente non si lamenti, che arrivi a Châtillon e ci sia una persona, che sia io o tu o» un altro impiegato forestale, «L'importante è che ci sia una persona!») secondo il gip di Aosta Giuseppe Colazingari emerge «La personalissima concezione del proprio rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione» da parte dell’indagato.

Per il giudice, si legge nell'ordinanza che dispone i domiciliari, è «Evidente la sussistenza di un gravissimo quadro indiziario». In questo senso «La documentazione acquisita e le sit assunte, dimostrano con assoluta chiarezza che l'indagato, dopo essersi qualificato come conduttore delle superfici adibite a pascolo, si è completamente disinteressato degli immobili che sono stati gestiti esclusivamente da terzi, così rappresentando falsamente i presupposti per percepire le erogazioni pubbliche».

In un’altra intercettazione, un allevatore a cui Orsières - in base alle indagini - aveva affidato un pascolo, afferma: «Se trovo gente come il Donato che... che prende la montagna e non vuol lavorare, non vuol fare un c...o e vuol prendere i soldi», in «Tutta la stagione non è stato capace a presentarsi su con un chilo di pane, dimmi tu! E gli hanno bruciato la falciatrice! Gli hanno sparato a un manzo col fucile!», pur riferendo che lo stesso impiegato forestale «Ha negato... “Non è vero eh, non è vero!”».

Ancora secondo il Gip «Le condotte di abuso d’ufficio e assenteismo delineano una personalità indubbiamente incline a violare la legge sostanzialmente disinteressandosi dei propri doveri d’ufficio».

«Pericolo di recidivanza»

Per il giudice «Il pericolo di recidivanza è elevatissimo in quanto dette circostanze rivelano come l’indagato sia persona dedita abitualmente alla commissione di reati quali quelli oggi contestati. Tale pericolo di reiterazione emerge anche» da un’intercettazione da cui risulta che Orsières anche per quanto riguarda l’estate 2022 si stesse «Organizzando per attuare la medesima condotta truffaldina» con un’altra persona, soggetto che «Non risulta, allo stato, avere una partita Iva attiva come allevatore». Dall’indagine è emerso anche «L’utilizzo a fini personali delle informazioni acquisite nel corso dello svolgimento della propria professione, in prospettiva di vantaggi futuri». Infatti Donato Orsières «In ragione delle sue mansioni, ha la possibilità di monitorare le movimentazioni di animali da reddito a fini commerciali e di monticazione, e relativi carichi di bestiame, pertanto, è in grado di conoscere le reali condizioni di più aziende agricole e personalmente gli allevatori e, comunque, di conoscere in tempo reale tutte le transazioni in atto in campo zootecnico». In questo senso Donato Orsières «È risultato sollecitare, in orario di lavoro ed anche all’interno della sede di Châtillon, altri allevatori per proporre lo l’acquisto e/o la vendita di bestiame di sua proprietà, perseguendo di fatto gli interessi della propria azienda».

«Noi siamo garantisti»

«Noi aspettiamo l'indagine della magistratura, siamo garantisti fino alla fine. Lasciamo che la giustizia faccia il suo percorso, poi valuteremo. Non c'è alcun provvedimento da prendere adesso da parte nostra». Così il segretario regionale dell'Udc Piero Vicquéry commenta l'arresto di Donato Orsières, membro del direttivo del partito in Valle d'Aosta. Donato Orsières è pure ex consigliere comunale a Saint-Denis dove era stato eletto in una lista civica.

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