Troppi in pensione, Finaosta va in crisi
Giornata impegnativa ieri, venerdì 23 aprile, per i vertici di Finaosta, la finanziaria regionale. Tra i vari argomenti all’ordine del giorno della riunione del consiglio di amministrazione presieduto da Ivano Comé (e del quale fanno parte Erika Galassi, Alex Micheletto, Stefania Riccardi e Roberto Franco Sapia) figurava anche una lettera del collegio sindacale presieduto da Massimo Scarrone. Una comunicazione con la quale si invita la finanziaria a provvedere quanto prima a rimediare alle carenze organizzative e gestionali dell’azienda. Di questa situazione il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale hanno discusso, sempre ieri, con l’assessore regionale alle Società partecipate Luciano Caveri. Le difficoltà nascono dal collocamento in pensione negli ultimi tempi di quattro dirigenti, circostanza che ha avuto delle conseguenze sul funzionamento della Finaosta. Da parte sua pure Luciano Caveri ha rilevato la necessità di provvedere quanto prima a risolvere i problemi di organico, ottenendo dai vertici aziendali rassicurazioni sui futuri concorsi. A ciò si aggiungono i malumori di diversi imprenditori che lamentano ritardi sulle pratiche. Per esempio quelle relative al cosiddetto «mutuo consolidamento», che consente di «traslocare» i mutui bancari in Finaosta, risparmiando sui tassi e allungando la durata del prestito. C’è chi attende una risposta da un anno.