Tre alpinisti muoiono sul Monte Bianco

In 2 diversi incidenti in 3 hanno perso la vita sul massiccio del Monte Bianco. Marco Bagliani, 59 anni di Torino, e Luca Giribone, 35anni, di Bricherasio, sono le vittime dell’incidente che si è verificato nel pomeriggio di domenica 15 luglio, sul Mont Greuvetta, in Val Ferret a Courmayeur. I 2 alpinisti hanno perso la vita dopo essere precipitati per circa 200 metri, a causa del probabile cedimento di un ancoraggio.

A dare l’allarme era stato un terzo alpinista, che procedeva in cordata con loro, un ligure. Nel primo sorvolo della zona, il Soccorso Alpino Valdostano era riuscito a recuperarlo, a quota 3.500 metri. E’ verosimile che sia riuscito a restare in parete perché la corda che lo legava ai compagni si è spezzata.

I tecnici avevano quindi proceduto al recupero delle 2 vittime, poi portate alla camera mortuaria, per le operazioni di riconoscimento e di ricostruzione di quanto successo, che impegnano il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves. Tra gli accertamenti compiuti sinora, i militari hanno anche ascoltato il superstite.

Invece aveva 50 anni l’alpinista morto sabato 14 luglio finendo in un crepaccio, dopo essere scivolato durante l’attraversamento di un canale in prossimità del rifugio Gonella, nel massiccio del Monte Bianco. Si chiamava Michele Raule ed era ingegnere meccanico a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna.

Era con tre compagni, incluso il fratello, che hanno assistito alla caduta e dato l’allarme.

Il gruppo era in discesa (il punto della sciagura è sulla via normale alla vetta del Bianco) e gli alpinisti non erano più legati. La vittima, nel punto in cui ha tagliato il nevaio, procedeva senza ramponi. Stando a quanto riferito ai compagni, sentiti dal Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Entrèves, non li aveva indossati per non sentirsi impacciato, vista la presenza di rocce su quel tratto. A tradirlo, però, è stato il residuo di neve sul terreno.

Michele Raule aveva deciso di compiere l’impresa alpinistica a scopo benefico: raccogliere fondi per Ageop, associazione di Bologna che aiuta i bambini malati di tumore.