Tramonta l’ipotesi del Liceo Sportivo a Saint-Vincent Ora si punta su una scuola per manager dello sport
La creazione di un Liceo scientifico ad indirizzo sportivo a Saint-Vincent è stata al centro di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare di giovedì scorso, 23 giugno, dal gruppo Lega Vallée d'Aoste. Il consigliere Simone Perron, richiamando l'approvazione di una risoluzione a gennaio 2022 che impegnava il Vicepresidente della quinta Commissione ad avviare entro 30 giorni la calendarizzazione delle audizioni per approfondire la possibile creazione del Liceo, ha ricordato che «le audizioni si sono svolte nel mese di febbraio, coinvolgendo anche i Comuni di Châtillon e Saint-Vincent che si sono dimostrati particolarmente interessati al progetto. Le scuole superiori hanno una funzione attrattiva per i giovani e sono un volano di indotto per le attività commerciali. Chiediamo quindi a quali conclusioni si è giunti rispetto alla fattibilità del Liceo scientifico sportivo; se è stata valutata l'ulteriore proposta presentata dal nostro gruppo in quinta Commissione riguardo al possibile affiancamento di un indirizzo professionale, sempre legato al mondo dello sport, in modo da ampliare l'offerta formativa con più livelli didattici; quali sono gli intendimenti del Governo sulla questione».
«Abbiamo fatto approfondimenti con i dirigenti scolastici e gli esperti del settore e si ritiene che sarà necessario approfondire ulteriormente la questione tenuto conto anche di altre opportunità offerte dal mondo dell'istruzione e della formazione professionale. - ha risposto l’assessore all'Istruzione Luciano Caveri - Dalle nostre ricerche è emerso che, a livello nazionale, oltre al percorso del Liceo interordinato con quello sportivo - che è poca cosa perché offre ai suoi frequentatori solo la possibilità di praticare più ore di sport rispetto alle altre scuole - ci sono degli indirizzi tecnici e professionali che potrebbero rappresentare un'altra modellistica. Parlo ad esempio, dell'Amministrazione finanziaria e marketing per la gestione del marketing sportivo: ci sono pochissime scuole del genere in Italia e i percorsi si rivolgono non tanto a chi fa sport, ma a chi ha interesse per le materie economiche e giuridiche e, amando anche le discipline sportive, può conciliare le due cose. Una scuola per manager dello sport con un indirizzo che realizza una curvatura particolare verso determinate discipline consentendo di acquisire competenza manageriale rispetto all'organizzazione sportiva».
«Nei mesi estivi avremo poi anche un confronto con Coni e Asiva per la valutazione della modellistica delle Classes des neiges. - ha proseguito l’assessore Luciano Caveri - In Valle d'Aosta abbiamo uno dei pochi Ski college d'Italia e si potrebbe proporre un istituto simile anche a Saint-Vincent. Sarebbe importante incrementare gli istituti tecnici che, mentre in passato erano un punto di forza, negli ultimi anni hanno perso parte della loro attrattività in favore dei licei: l'eventualità di una specializzazione di tipo sportivo potrebbe essere un'occasione di rilancio degli istituti tecnici, mentre abbandonerei l'idea del Liceo sportivo che mi sembra molto debole».
«Rimango dell'idea che il Liceo sportivo potrebbe avere delle potenzialità: - ha replicato Simone Perron - non è un Liceo per alunni che fanno sport ma che prepara alle future professioni di settore. Non mi esprimo sull'alternativa che propone l'Assessore. Faremo ulteriori verifiche sul punto.».