Tram treno per andare da Aosta a Courmayeur I sindaci bocciano il progetto da 437 milioni

Tram treno per andare da Aosta a Courmayeur I sindaci bocciano il progetto da 437 milioni
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Proprio nei giorni della chiusura del Tunnel del Monte Bianco per lavori di manutenzione, - per 9 settimane, fino a lunedì 18 dicembre - arriva la notizia del progetto di collegamento tram treno tra Aosta e Courmayeur. Sono stati resi noti infatti i contenuti dello studio di prefattibilità messo a punto dalle società Citec e Sertec, incaricate dalla Regione. Il tram treno è un sistema di trasporto con un veicolo abilitato a circolare sia in ambito urbano che sulla rete ferroviaria. In buona sostanza lo stesso veicolo, che generalmente è simile a un tram, è funzionale nella circolazione anche sulle linee ferroviarie e la modalità di funzionamento può variare a seconda delle sezioni dei binari. Rispetto a un normale treno, il tram treno ha una alimentazione a doppia tensione e una velocità inferiore: 100 km/h contro i 120-160 km/h di un treno normale.

Ora lo studio passerà all’esame della politica. La fattibilità è ancora tutta da valutare e uno dei fattori da considerare è sicuramente l'elevato costo di realizzazione, 437 milioni di euro, e quello di gestione, 9,9 milioni all’anno a fronte di ricavi ipotizzati per 3,3 milioni.

Cifre spropositate

«Siamo molto scettici come Amministrazione comunale in merito al progetto - commenta il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota - a partire dai costi che sono alti, sia per la realizzazione ma anche per la eventuale gestione futura. A oggi, cifre così spropositate rappresentano qualcosa di inopportuno se proprio vogliamo dirla tutta. Già un anno fa avevo partecipato a una riunione sull’argomento e allora l’Amministrazione comunale ragionava su come collegare le valli Veny e Ferret attraverso un impianto funiviario. Durante quell'incontro mi erano state chieste informazioni su come potevano convivere le due ipotesi. A livello ufficiale però mai nessuno ci ha interpellato. E' chiaro - prosegue il Sindaco di Courmayeur - che la ferrovia dell’Alta Valle, abbandonata come è adesso, rappresenta un bruttissimo biglietto da visita. Una decisione va presa. Alla luce dei costi però non penso che la soluzione del tram treno possa essere la migliore. Una cosa è certa: chi arriva dagli aeroporti non può essere sottoposto a troppi cambi, altrimenti la gente non userà il servizio. Se un milanese, per esempio, parte da casa con la propria automobile in 2 ore arriva a Courmayeur. Con il treno secondo me non si devono impiegare più di 2 ore e mezza, massimo 3 ore e soprattutto non si devono subire troppi disagi. Tutti i servizi pubblici funzionano se sono rapidi e semplici. Quando vi sono troppe coincidenze inevitabilmente saltano fuori dei problemi. Questo argomento rappresenta senza dubbio un nodo fondamentale per poter dare un'opinione sull'intero progetto che però, per quello che conosciamo, ci vede al momento scettici» conclude Roberto Rota.

Quale percorso?

Da Aosta a Pré-Saint-Didier il percorso sarebbe quello della linea ferroviaria dismessa, i problemi nascono sul proseguimento fino a Courmayeur. Sono già state scartate le varie ipotesi di transito sulla Strada Statale 26 così come il suo affiancamento per le interferenze e l'importanza del traffico internazionale. Oltre l'itinerario sulla linea già esistente tra Aosta e Pré-Saint-Didier sarebbe quindi prevista la creazione di un nuovo percorso, in parte in tunnel tra Pré-Saint-Didier e la stazione della Skyway ad Entrèves. Infine sarebbero 16 le fermate della linea, 5 quelle nuove: Pré-Saint-Didier, Palleusieux, Courmayeur centro, Courmayeur nord e la stazione della Skyway.

Meglio Morgex-Le Fayet

«Personalmente non sono favorevole al tram treno. - commenta Riccardo Bieller, sindaco di Pré-Saint-Didier e presidente dell’Unité des Communes valdôtaines Valdigne-Mont-Blanc - Non è ancora chiaro il progetto nel suo complesso, a partire dalle fermate. In un primo momento si parlava di una fermata a Palleusieux, poi non abbiamo più avuto notizie in questo senso. L’ipotesi che ci era stata prospettata prevedeva la realizzazione lungo la Strada Statale, che presenta però una serie di difficili problemi da risolvere. Personalmente - dice ancora il Presidente dell’Unité des Communes valdôtaines Valdigne-Mont-Blanc - sono più propenso al trasporto su gomma o all'elettrico guardando anche e soprattutto al discorso ecologico. Teniamo anche conto che tutto deve passare alla concertazione con Anas e Ferrovie Italiane. Senza dimenticare i pericoli che ci possono eventualmente essere, rappresentati da frane e smottamenti per i terreni non proprio idonei per poter procedere con la realizzazione di eventuali gallerie, per esempio nel tratto che da sotto l'autostrada arriva a Dolonne. Tutto si fa e tutto è possibile - conclude Riccardo Bieller - ma sarei più dell'idea di realizzare un collegamento solo ferroviario che da Morgex potrebbe raggiungere Le Fayet, pochi chilometri oltre Chamonix. Questo sarebbe un investimento intelligente in un momento storico dove le risorse mancano e le poche che abbiamo vanno sicuramente gestite con parsimonia e occulatezza».

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