Trail, “Vertical” spettacolo a Fénis

Trail, “Vertical” spettacolo a Fénis
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Gara spettacolare domenica scorsa, 1 maggio, con 7 campioni del Mondo, un vincitore di Coppa e 14 campioni italiani e grande successo organizzativo per il quinto “Vertical Fénis - Memorial Beppe Brunier” con 617 atleti di 7 nazioni al via: 267 sui 1.500 metri di dislivello sino a Bren dopo 7,4 km, 198 sui 1.000 metri sino alle Druges con 5,3 km e 152 nel minitrail intorno al castello di 7 chilometri. Dei 4 record della manifestazione è resistito solo il K 1 femminile dell'irlandese vincitrice della Coppa del Mondo Sarah Mc Cormack con 46'17" del 2019. Hanno invece migliorato i primati nel K 1,5 il friulano di Venzone Tiziano Moia, vice-campione italiano vertical 2021 alla quinta vittoria stagionale, di 1'15" rispetto a Martin Dematteis nel 2019, di 2'23" la vice-campionessa del Mondo la francese di Versailles Elise Poncet rispetto a Charlotte Bonin nel 2019 e nel K 1 per 12 secondi il bellunese di Agordo, ex campione mondiale a squadre, Luca Cagnati rispetto a Martin Dematteis nel 2018.

Al Perron all'uscita da Fénis hanno vinto il traguardo volante nel K 1,5 il cuneese campione mondiale 2012 e 2015 Martin Dematteis (con il fratello Bernard apripista ad assisterlo) e nel K 1 il maratoneta di Gressan René Cuneaz. A Bren nella K 1,5 prova del Defi Vertical uno splendido Tiziano Moia del Gemona Atletica (transitato alle Druges 1’10” secondi sotto il record in 38'33") ha vinto con 31” sul valsusino Andrea Rostan del Saluzzo, bronzo tricolore vertical dietro ad Henry Aymonod e Tiziano Moia a Malonno l'anno scorso, con terzo a 2'21" il comense del Val Brembana campione mondiale 2017 Francesco Puppi, quarto il 2 volte iridato Martin Dematteis a 2'42” che nel finale ha raggiunto e staccato il vincitore della Coppa del Mondo 2021 Henry Aymonod del Malonno, quinto a 3'42". Si sono difesi con onore Mathieu Brunod sesto a 4'15", l'ex campione italiano Massimo Farcoz settimo a 5'59" e poi ad oltre 9 minuti ottavo Matteo Siletto, nono Emanuele Coda e decimo Simone Truc.

Tra le donne ha incantato tutti, 11esima assoluta Elise Poncet del Sydas Matrix che ha inflitto la prima sconfitta stagionale in Italia, dopo 9 vittorie in 9 gare e il mondiale a squadre skyrunning , alla milanese Fabiola Conti a 3'45", terza la campionessa italiana 2021 la bresciana Barbara Bani a 8'20", poi la cuneese Laura Mazzucco a 12'03", la padovana di casa a La Magdeleine vincitrice di 2 Tor des Geants Lisa Borzani quinta a 15'10", dominatrice il giorno.prima della 53 Km del Trail Ferriere, e Claudia Titolo sesta a 16'46".

Nel K 1 Luca Cagnati, compagno di Xavier Chevrier al Valli Bergamasche Leffe, ha subito attaccato e Dennis Brunod, impegnatissimo nell’organizzazione del “Monte Zerbion Skyrace” di sabato 14 a Chatillon è finito per la terza volta in 5 edizioni secondo a 2'10", poi ha stupito tutti il maratoneta René Cuneaz del Cus Pro Patria Milano terzo a 3'09" seguito da Massimo Gaggino del Monterosa Fogu quarto a 4'34" e da Gilles Roux del PontSaint-Martin quinto a 4"35" e poi nella top ten sesto Pietro Segor, settimo Mattia Colella, ottavo Joel Janin, nono Yannick Zublena e decimo Joseph Philippot. Tra le donne l'ex campionessa italiana di Boves Lorenza Beccaria, seconda nel 2019 e 13esima assoluta, ha stabilito la nuova miglior prestazione italiana in 48'35" precedendo di 1'15" la triathleta Charlotte Bonin, già vincitrice a Fénis sui 2 percorsi nel 2017 e 2018, terza una Lorella Charrance di Cogne in giornata di grazia a 1'46" e poi la canavesana del Monterosa Fogu Chiara Giovando a 3'31" e quinta Valeria Poli a 5'33".

A vincere il campionato valdostano Fidal in prova unica sono stati Dennis Brunod su Massimo Gaggino e Gilles Roux (primo senior) e tra le donne Charlotte Bonin su Chiara Giovando e Valeria Poli. I titoli Fidal di categoria sono andati allo junior Joseph Philippot, ai seniores Valeria Poli e Gilles Roux, ai master A Charlotte Bonin e Dennis Brunod, ai master B Caterina Delfino e Massimo Gaggino, al master C Giorgio Noel Courthoud e al C Marco Ceccarelli. E' stata poi festa grande con musica e più di 1.000 pasti serviti sino a notte fonda per una edizione indimenticabile con tifo da stadio di un pubblico numerosissimo, festeggiatissimi organizzatori e volontari.

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