Tra il pubblico l’invasione degli spettatori giovanissimi La passione ereditata dai nonni e il tifo per Davide Bieller

Tra il pubblico l’invasione degli spettatori giovanissimi La passione ereditata dai nonni e il tifo per Davide Bieller
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«Sai cosa c’è di bello? Che ci sono tanti giovani!». Mario Deffeyes di Saint-Oyen è un habitué della finale regionale delle batailles e guarda con piacere i numerosi gruppetti di ragazzi che danno allegria alla manifestazione. In effetti la scelta dell’organizzazione - ormai da qualche anno - di rendere gratuito ai minori di 18 anni l’accesso alla finale, così come ai concorsi eliminatori, ha fatto avvicinare tanti giovanissimi al mondo delle batailles. Un bel modo per garantire un futuro a una tradizione antica. E sugli spalti dell’arena Croix-Noire domenica scorsa, 20 ottobre, era davvero pieno di ragazzi che seguivano le battaglie ridendo e scherzando tra loro, così come di bambini che si sporgevano dalle transenne per fare una carezza alle mucche che passavano per il tradizionale giro d’onore.

«Siamo qui a tifare per Davide Bieller!» dicono all’unisono Jacopo Tacchella, Tommaso Broglio e Mattia Tacchella di Pré-Saint- Didier, che insieme a Andrea Bottari, anche lui di Pré-Saint-Didier, a Giulia Bosonin di Champdepraz e a Ylenia Verney di Arvier seguono con attenzione lo svolgimento dei combats. «Purtroppo non ha potuto portare la regina uscente Bandit ma ne ha altre due e tifiamo per loro» proseguono Tommaso, Mattia e Jacopo, che durante l’anno danno una mano a Davide Bieller con i lavori in stalla.

Appoggiati alle transenne ci sono Guido Ben Moussa,m Adnane Aamale ed Hervé Gérard di Cogne, insieme a Sofia Schiavon di Aosta e a Claire Jorioz di Etorubles. «Noi tifiamo per quelli di Cogne, anche se ce ne sono solo 3 e 2 sono già state eliminate!» spiegano i 3 ragazzi mentre Sofia Schiavon aggiunge: «Io tengo per i Bonin perché Sophie Bonin è la mia migliore amica!».

Poco sopra, sulle gradinate, sono seduti i giovanissimi Maximilian Reginald King di Aosta, Alexis Ghignone di Verrayes e Benjamin Noro di Settimo Vittone. «Faccio il tifo per Davide Bieller e Joseph Thomasset. - rivela Alexis Ghignone - Io venivo già anni fa con i miei nonni Paolo Chapellu e Rita Menabreaz che avevano le mucche ma con i miei genitori restavamo poco perché dicevano che per me era noioso. Invece mi sono appassionato, mi piace!».

Tra i giovani molti sono studenti dell’Institut Agricole Régional. E’ il caso del gruppetto formato da Sophie Roveyaz di Ollomont, Letizia Martoni di Donnas, Mathieu Béthaz di Gressan, Kevin Cugnod di Ayas, Elia Demicheli di Arvier e Sebastien Pariset di Introd. «Tutti gli anni veniamo a vedere le batailles» rivelano con un’allegria contagiosa. «Noi abbiamo l’azienda agricola con le capre ad Ayas ma d’estate teniamo anche le mucche ed è capitato varie volte di avere regine che poi a ottobre avrebbero partecipato alla Regionale. - rivela con un pizzico di orgoglio Kevin Cugnod - Due anni fa, per esempio, è stata da noi Cardelleun di Piero Busso di Donnas».

Da sinistra Maximilian Reginald King di Aosta, Alexis Ghignone di Verrayes e Benjamin Noro di Settimo Vittone
Appoggiati alle transenne assistevano ai combattimenti, da sinistra, Guido Ben Moussa e Adnane Aamale di Cogne, Sofia Schiavon di Aosta, Claire Jorioz di Etroubles e Hervé Gérard di Cogne
Da sinistra Giulia Bosonin di Champdepraz, Ylenia Verney di Arvier e Jacopo Tacchella, Andrea Bottari, Tommaso Broglio e Mattia Tacchella di Pré-Saint-Didier

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