Tour de Ski, quarto Federico Pellegrino Francesco De Fabiani torna sul podio
Uno splendido Federico Pellegrino che sfiora il podio dopo 7 giorni di gare del Tour de Ski, finendo quarto nella morsa di 4 norvegesi, e un acuto di Francesco De Fabiani sabato con il ritorno sul podio nella mass start hanno caratterizzato la grande prestazione dei fondisti valdostani nella corsa a tappe tra Svizzera, Germania e Trentino, con il norvegese Joannes Klaebo che ha vinto 6 gare su 7 (sesto domenica nella spettacolare scalata al Cermis) e dominato la classifica generale, bissando il successo dello scorso anno e portando a 58 il numero di vittorie con 78 podi in 113 gare di Coppa. L’alpino di Cogne Mikael Abram si è invece fermato venerdì 6 dopo la sprint, come era nei suoi programmi qualora non fosse rimasto in corsa per la zona punti, e con le 5 gare disputate tra soddisfazioni e qualche contatto non favorevole con la dea bendata ha ottenuto una notevole esperienza e portato a 16 le sue presenze in Coppa del Mondo di cui fare tesoro per una bella stagione.
Sabato scorso, 7 gennaio, nella 15 km classica mass start della Val di Fiemme Pellegrino è rimasto a un passo dalla testa del gruppo ed ha concluso decimo a 4 secondi e 7 decimi da Klaebo che ha vinto per 4 decimi sul connazionale Paal Golberg e 1 secondo e 2 decimi sull’ottimo De Fabiani, spesso vigile in testa al gruppo, per poi sprintare e battere il canadese emergente Antoine Cyr, gli svedesi Calle Halvarsson e William Poromaa e il trio norvegese con Simen Krueger, Didrik Tonseth e Hans Holund, tutti in un fazzoletto di pochi metri. L’alpino gressonaro era salito per l’ultima volta sul podio proprio in Val di Fiemme 2 anni fa meno un giorno.
Da quarto in classifica Pellegrino ha affrontato la 10 chilometri con l’arrampicata al Cermis ed è stato protagonista nel finale quando ha staccato i rivali in classifica Golberg e Halvarsson ma nulla ha potuto contro la grande rimonta dei norvegesi Simen Kreuger (ottava vittoria in 108 gare) primo e Hans Holund secondo a 4 secondi e capaci di conquistare il secondo e terzo gradino del podio finale, terzo il bravissimo francese Jules Lapierre a 25” al suo primo podio. Pellegrino è stato quindi ottavo a 1’02” e a 17” dall’imperatore Klaebo. Un grande salto in avanti se pensiamo che nel 2022 era già felice del 20esimo posto di tappa e 27esimo in generale in una gara non certo nelle sue corde ma sempre più interessante dopo i 3 podi distance conquistati in 38 giorni oltre ai 37 nelle sprint. Nella classifica finale dopo 7 tappe del Tour de Ski dopo 2 ore e 44 minuti di gara Klaebo, Krueger a 59 secondi e Holund a 1’21” hanno occupato tutto il podio per i rappresentanti della terra dei fiordi con “Chicco” quarto a 1’44” e 23” dal podio davanti a Paal Golberg di 21”, De Fabiani ha chiuso 14esimo a 3’41” con bravi anche gli azzurri Dietmar Noeckler 27esimo a 6’29” a 36 anni e l’alpino trentino Paolo Ventura 30esimo a 6’50”.
Tra le donne prima vittoria storica sul Cermis per la Francia in rosa con Delphine “Dedé” Claudel e paura al traguardo per la svedese Frida Karlsson crollata a terra per mezzora dopo aver difeso con i denti il 15esimo posto e il primato in classifica, salvato per soli 33” sulla finlandese Kertu Nyskanen e 47” sulla norvegese Tyril Weng con le azzurre lontane. «Adesso non vedo l’ora di andare a casa - ha dichiarato un raggiante Federico Pellegrino - anche se entrare nella top ten era il mio obiettivo finale, al podio non ci ho mai pensato e non mi sembra possibile in futuro, sono felice dei miei 40 podi e non potevo fare nulla contro questi pesi leggeri norvegesi, ne ho superati 2 ma sono stato superato dai primi 2 di tappa, ho imparato a sciare a skating e sono felice, ora guardiamo a Livigno ed a Planica.» Per Francesco De Fabiani «il bilancio generale è positivo visto che dopo 729 giorni ho ritrovato qui in Trentino il podio individuale, salita finale molto dura che ho gestito bene e ho pagato meno del passato, sono in una buona forma e posso guardare con fiducia ai Mondiali di Planica».
La settimana prossima si ritorna alle sprint con le gare skating individuali sabato 21 e a coppie il giorno dopo, che erano previste a Milano e che si faranno nel “piccolo Tibet” di Livigno, località che merita la Coppa del Mondo per quanto fatto per lo sci nordico e gli sport invernali in questi anni con grandi investimenti. Poi da venerdì 27 a domenica 29, neve permettendo, sarà la volta della 10 skating, della sprint e della 20 classica nella vicina Les Rousses in Francia e quindi, ultima tappa sulla strada dei mondiali in Slovenia, le gare di Dobbiaco.