Tornato dal Nanga Parbat, per Hervé Barmasse la traversata transoceanica con Giovanni Soldini
Completata la stagione sportiva ai Caraibi, Giovanni Soldini è pronto a mollare gli ormeggi da Antigua e riportare Maserati Multi70 nel Mediterraneo, a La Spezia, dove avvierà il processo di trasformazione della barca con l’integrazione a bordo di uno strumento che misura la co2 presente nella superficie del mare.
A sorpresa, per la traversata transoceanica, all’equipaggio si unisce Hervé Barmasse, il grande alpinista valdostano appena tornato da una spedizione sul Nanga Parbat.
«Sono proprio contento che il mio amico Hervé sia qui - dice Giovanni Soldini - ha lo spirito giusto e sono sicuro che si divertirà molto. I nostri mondi sono più simili di quanto si possa immaginare e condividiamo l’amore per l’avventura nel rispetto dell’ambiente».
«Con Giovanni ne abbiamo parlato per anni e finalmente ecco l’occasione di condividere questa esperienza fantastica. Per chi come me non è mai stato in barca attraversare l’oceano Atlantico ha il sapore dell’avventura. Chissà cosa mi aspetta. Inoltre con Giovanni, avrò la fortuna di conoscere la formula uno della vela e confrontare due mondi che, come penso, all’apparenza sono agli antipodi ma in verità si sposano perfettamente» aggiunge Hervé Barmasse, che affronterà con Soldini la sua prima navigazione oceanica.
La rotta di circa 4000 miglia sarà il luogo per misurarsi con altri elementi, e non solo. La confidenza con la natura più selvaggia, l’abbraccio con l’ambiente, il patto con le proprie passioni e la sfida ai limiti, accomunano i due grandi esploratori che insieme affronteranno questo viaggio speciale di scoperta e l’incontro tra montagna e mare.
A bordo con Giovanni Soldini oltre a Hervé Barmasse navigano Guido Broggi, Oliver Herrera Perez, Thomas Joffrin, Francesco Pedol, Matteo Soldini, e Gianmarco Sardi.
Classe 1977, Hervé Barmasse nasce in una famiglia segnata da una lunga tradizione e passione per la montagna. Guida alpina del Cervino da quattro generazioni, il suo nome è legato a importanti ascensioni. Itinerari di grande difficoltà ed esposizione realizzati in tutto il mondo, come la via nuova aperta in solitaria sul Cervino, la prima ascensione della liscia lavagna granitica del Cerro Piergiorgio e la nuova via sul Cerro San Lorenzo in Patagonia, la prima salita del Beka Brakay Chhok in Pakistan e altre ancora. Sulla sua montagna di casa, la Gran Becca, Hervé Barmasse ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più exploit.
Per la sua attività alpinistica ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali si ricorda il premio accademico Paolo Consiglio ricevuto quattro volte. Nel 2010, alla sua prima esperienza come regista, esce con «Linea Continua». Un film che racconta l’apertura di una nuova via sul Cervino, realizzata insieme al padre Marco. «La montagna dentro», edito da Laterza, è la sua prima fatica letteraria (maggio 2015) seguito da «Cervino, la montagna leggendaria».