Tor des Géants, nuova impresa di Franco Collé Per lui terza vittoria e nuovo record della gara
Sulla ruota di Courmayeur è uscito il tre, per ben due volte. Franco Collé e Silvia Ainhoa Trigueros Garrote hanno vinto il loro terzo Tor des Géants: inutile dire che nella breve storia della “Maratona delle Alpi” nessuno ha mai fatto un’impresa come la loro. Addirittura il valdostano ha conquistato quel record della gara che tanto cercava, mentre la spagnola si è concessa il tris di successi consecutivi. Ciliegine sulla torta che impreziosiscono questa undicesima edizione dell’ultra trail sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, con 711 atleti al via ad affrontare i 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello.
L’obiettivo di Collé era chiaro fin dal principio, anche se ha rischiato di “vacillare “saltare” già il primo giorno, quando dalle parti di Cogne dei problemi di stomaco lo avevano relegato a circa mezz’ora dall’amico e rivale Jonas Russi, con il quale l’anno scorso vinse la SwissPeaks 360 e con il quale ha dato vita ad un Tor dalle mille incognite. Una volta ricompattati a Gressoney - casa di Collé, non è un caso - i due sono andati avanti appaiati, ma l’idea di un nuovo arrivo a due non è mai stata presa in considerazione.
Nella zona di Champillon di Doues Franco Collé ha messo il turbo, complici alcuni problemi muscolari dello svizzero, e non c’è più stata storia. Il campione di casa è arrivato a Courmayeur sotto la pioggia alle 4.43 di mattina di mercoledì scorso, 15 settembre, dopo 66h43’57” di corsa, abbassando di oltre un’ora il record dello spagnolo Javi Dominguez del 2017 (in 67h52’15”).
“A Cogne ho pensato di ritirarmi ma volevo fortemente questo record. - ha confessato il campione gressonaro al traguardo - Con Russi è stata una bella gara, ha fatto una cosa incredibile. Però ci siamo sempre detti che non avremmo fatto un arrivo a due come alla SwissPeaks, ed eravamo d’accordo che dopo l’ultimo colle ci saremmo “fatti la guerra”, come dice lui in italiano. È stato molto sportivo, perché ha visto che potevo fare il record e, avendo lui dei problemi fisici, mi ha dato il via libera”.
Jonas Russi ha dato prova di una forza impressionante, realizzando con 69h03’13” il terzo tempo della storia della corsa alla sua prima partecipazione: “Denise Zimmermann, vincitrice nel 2015, mi ha fatto scoprire questa gara: un’organizzazione ed un pubblico incredibili. - ha raccontato a Courmayeur il campione elvetico - Avevo dei problemi a un polpaccio, provavo a massaggiarlo ma il dolore andava e veniva. Non fa niente, le gare sono così. Non sarei comunque riuscito a battere Collé, lui con i problemi allo stomaco che ha avuto è comunque riuscito a fare il record”.
Al terzo posto un altro esordiente, Petter Restorp - vincitore quest’anno del QuarTrail des Alpages nel mese di maggio, proprio davanti a Collé - con il tempo di 76h36’. Quarto e quinto posto per due sorprese italiane, Luca Picinali (81h31’) e Simone Corsini (82h45’). Le meraviglie dei valdostani, però, non si chiudono con Franco Collé: con il tempo di 85h01’ Marco Bethaz ha conquistato uno storico ottavo posto assoluto.
Non è arrivato il record (appartenente a lei stessa), ma non c’è stata storia nella competizione femminile per Silvia Ainhoa Trigueros Garrote: nessuna è riuscita a starle dietro, con la gara orfana del testa a testa con Lisa Borzani, fin da subito fuori dai giochi a causa di un problema al ginocchio. La Trigueros Garrote ha proseguito la marcia trionfale fin dal principio, vincendo in 89h57’ con il 13esimo tempo assoluto davanti ad un’ottima Melissa Paganelli (93h35’) e alla britannica Nicky Spinks (101h16’). Splendida la prestazione della valdostana Giulia Zanovello, settima tra le donne con il tempo di 116h51’.
Nel momento in cui questo giornale va in stampa sono ancora in gara - tra i valdostani - Cristina Galassi, Aline Dalbard, Giovanni Fontana Giusti e Mattia Jacquemod. Tanti gli atleti rossoneri arrivati ieri: dopo l’exploit di Sergio Borbey - 50esimo in 106h59’ - sono transitati al traguardo Luca Bortoli, 136esimo in 122h06’; Marcella Pont, 147esima in 122h50’; Fabrizio Lombard, 157esimo in 124h06’; Luisa Silvestri, 158esima in 124h08’; Matteo Malgarini, 166esimo in 124h55’ e Giuliano Lodi, 171esimo in 125h09’.
Si sono invece ritirati Giuliano Cavallo - vincitore del Tot Dret nel 2019 - l’attesissima Sonia Locatelli, Daniele Nicco, Erik Vizzi, Andrea Schena, Piero Barmasse, Davide Pittet, Vilmo Impérial, Roberto Favre, Simone Massimino, Silvana Favre, Ezio Gemelli, Michele Chapellu, Aldo Campelli, Michele Zenato e Paola Fiori, a riprova che il Tor des Géants - una volta di più - è anche e soprattutto una corsa ad eliminazione.