Tiro a segno di Aosta: una storia iniziata quasi seicento anni fa

Tiro a segno di Aosta: una storia iniziata quasi seicento anni fa
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Sono in molti ad ignorare la cosa, ma la società Tiro a segno di Aosta, con i suoi 594 anni, erede del Jeu de l’Arquebuse, demolito nel 1929 e che si trovava vicino all’attuale Salle de Gymnastique all’angolo di corso Battaglione Aosta, è stata la prima ad essere riconosciuta nell’allora Ducato di Savoia nel 1427, anche se la sua fondazione risale addirittura al 1206.

Un primato che dagli Stati sabaudi è transitato prima nel Regno di Sardegna e quindi in quello di Italia, fino all’attuale Repubblica, tanto da rendere estremamente orgogliosa la società aostana dell’Unione italiana tiro a segno, che vanta circa 500 iscritti tra volontari e obbligati.

Quest’ultimi sono coloro che fanno parte delle forze dell’ordine, mentre i volontari usano il poligono per la loro passione sportiva oppure amatoriale. Le attività dell’Unione tiro a segno nazionale si dividono quindi in istituzionali, con i corsi abilitativi e di accertamento dell’idoneità al maneggio delle armi dedicati al Corpo Forestale Valdostano, alla Polizia locale e alle società di vigilanze, mentre la parte sportiva comprende le armi lunghe, cioè i fucili, e quelle corte, alla quale si aggiunge l’attività amatoriale, destinati ai tanti appassionati.

Nella struttura, situata nella zona che gli aostani conoscono appunto come «i tiri», vista la storica presenza del poligono militare al servizio dell’Esercito, ora regione Saumont, è presente una palestra con il poligono di tiro per l’attività ad area compressa che consiste in 9 linee. Poi troviamo lo stand di 50 metri con 6 linee, sia per arma lunga che corta, dove si spara esclusivamente con il calibro 22. A questa zona si aggiunge lo spazio sempre con 6 linee, 3 al chiuso e 3 all’aperto, dove si può sparare solamente con le armi di grosso calibro. Il poligono è disponibile per sparare il martedì e il mercoledì pomeriggio, il sabato tutto il giorno e la domenica mattina.

All’esterno è a disposizione il campo di tiro utilizzabile per conseguire l’abilitazione per la caccia con 2 postazioni. La linea viene chiamata di «cinghiale corrente», in quanto il bersaglio viene messo in movimento e il tiratore spara.

Tutti i sabati - dalle 14 alle 17 - la società Tiro a segno di Aosta offre la possibilità di effettuare una prova gratuita con le pistole ad area compressa. «Il porto d’armi è diviso in 3 tipi. - spiega il presidente del sodalizio Rolando Dragone - Esiste quello sportivo, quello per la difesa personale ad esempio per le guardie giurate e quello venatorio per i cacciatori. A Saumont si addestrano gli agenti della Polizia locale, le guardie giurate appunto e coloro che prestano servizio armati. Nel 2021 è tesserati sportivi sono stati 130 più 16 richiedenti l’idoneità al maneggio delle armi, ovvero coloro che hanno richiesto lo specifico porto.»

Nell’ambito dell’attività sportiva della società aostana si sta mettendo in evidenza la quattordicenne Marta Valenzano, specialista sui 10 metri ad aria compressa, che è anche disciplina olimpica. La giovane tiratrice ha partecipato ai Campionati Italiani Juniores a Milano nel mese di settembre, terza assoluta tra gli under 14, ma il gruppo di praticanti è qualificato e comprende Anna Zavattaro, Filippo Toso, Sergio Ferrol, Guido Bia, Paolo Valenzano, Sergio Sterchele, Emanuele Moschini, Michael Massimilla ed Andrea Dall’Aglio.

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