Tigre, Gitane e Insula regine di Saint-Marcel Ora il turno di pausa per la Fiera di Sant’Orso
Vecchie volpi e nuove leve: l’eliminatoria delle batailles de reines di Saint-Marcel di domenica scorsa, 27 marzo, ha messo in mostra come il circuito dei combats sia un mix di esperienza e di rinnovamento. Così da una parte c’è Michele Bionaz che con il bosquet di seconda categoria della sua Gitane arricchisce l’ormai ricchissima collezione di trofei che fanno bella mostra di sé nella sua casa di Brissogne; dall’altra il giovane Simon Pariset di Rhêmes-Saint-Georges grazie a Fortuna ha colto la prima qualificazione per la finalissima della Croix-Noire.
In generale, è stato anche questo un incontro positivo per l’Association: oltre 1.000 gli spettatori presenti, più di 600 i paganti. Dopo le 99 bovine portate in campo a Donnas, per la prima volta quest’anno si è superata “quota 100” con 104 aspiranti regine nell’arena.
Tra le 23 di prima categoria, la più pesante era Feisan di Mauro Chatrian che però non ha saputo far valere i suoi 725 chili. A vincere è stata invece Tigre di Ugo Déjanaz, una bovina con una storia anomala per le battaglie: pur essendo abbastanza matura e da 5 anni regina dell’alpeggio Francou di Châtillon, era infatti alla sua prima partecipazione. Evidentemente i suoi proprietari hanno scelto il momento giusto per farla debuttare. E chissà che non possa dire la sua anche alla Regionale. Intanto domenica a Saint-Marcel in finale ha sconfitto Rigotta di Thierry Rosset, alla sua terza qualificazione, dopo quelle al Col de Joux nel 2019 e a Brissogne nel 2021. Terza posizione per Fortuna del già citato Simon Pariset e per Veleno di Anselmo Chabloz, che saranno entrambe per la prima volta all’arena.
In seconda categoria (40 le iscritte) Gitane di Michele Bionaz ha conquistato il successo confermandosi regina di livello eccellente dopo il quinto posto all’ultima Regionale, quando cedette il passo ai quarti di finale solo alla futura reina Orsières. Questa volta non ha ceduto il passo proprio a nessuno e nella battaglia conclusiva ha allontanato Bregande di Gildo Bonin, alla sua prima uscita ma figlia di quella Boleun che ha staccato per 3 volte il pass per la finalissima. Terzo gradino del podio per Manhattan - ancora di Ugo Déjanaz, che ha piazzato così 2 qualificazioni su altrettante bovine presentate - e per Briga dell’allevatore di casa Gianni Champion.
Infine nel terzo peso - tra le 41 in lizza - l’ha spuntata Insula di Davide Pierin che si era già fatta notare con un bel quinto posto all’Interregionale del 2020. In finale ha avuto la meglio su Reinetta di Michele Bionaz, figlia di quella forte Belva che fu reina a Saint-Marcel in terza categoria nel 2019. Si è conclusa in semifinale l’avventura di Bolaille di Neal Gerbelle e di Mourina di Henry Tutel, entrambe alla loro prima qualificazione.
Pochi volontari per Gignod?
Oggi e domani, sabato 2 e domenica 3 aprile, si svolge la Fiera di Sant’Orso di Aosta rinviata a gennaio a causa del Covid e quindi il comitato ha saggiamente deciso di non fare disputare alcuna eliminatoria in questo fine settimana.
Quella “saltata” si deve però recuperare, quindi si prevedono poi 3 appuntamenti ravvicinati: domenica 10 aprile a Jovençan, mercoledì 13 a Gignod e lunedì 18 a Quart. Qualche preoccupazione è emersa negli ultimi giorni per l’incontro di Gignod per cui - proprio a causa della sua collocazione infrasettimanale - si starebbe incontrando qualche difficoltà a reperire il numero adeguato di volontari. «Prima di presentare il calendario in assemblea ci siamo confrontati e i delegati di Gignod hanno accettato la data. - sottolinea il presidente dell’Association Amis des Batailles de reines Roberto Bonin - Non entriamo nel merito di quanto viene fatto a livello di comitati locali. Assicuriamo comunque la massima collaborazione da parte nostra e sono sicuro che alla fine si riuscirà a gestire la cosa. D’altra parte, con il rinvio per la Fiera, era difficile trovare altre soluzioni».
ora si chiede l’esame del dna
Non si placano nemmeno dopo il parto - avvenuto lunedì 28 febbraio scorso - le polemiche sulla regina regionale 2021 di seconda categoria Orsières di Alino Marquis di Nus. Nei giorni scorsi è stata recapitata una nuova lettera all’Association, in cui un gruppo di allevatori chiede ulteriori approfondimenti sul caso, in particolare l’esame del dna sulla vitellina appena nata.
In precedenza in una missiva anonima si contestava la partecipazione di Orsières all’eliminatoria di Saint-Barthélemy in quanto la bovina non sarebbe stata in regola con i termini della gravidanza contemplati dal regolamento.
«Nei giorni scorsi sono arrivate 4 lettere identiche, firmate da una trentina di persone che chiedono il test del dna. - conferma il presidente Roberto Bonin - Tuttavia l’esame del dna non è contemplato dal regolamento. La bovina ha vitellato in modo regolare, nei termini previsti, con tanto di controllo da parte del comitato regionale con i suoi delegati, rafforzato dalla dichiarazione del veterinario ufficiale che dice che il parto è stato naturale e il vitello non era prematuro. Il nuovo regolamento è stato approvato dall’assemblea un mese fa e l’obbligo del test del dna non è stato preso in considerazione, anche perché nemmeno quello offre garanzie definitive. Bisogna rispettare le regole che ci sono, non crearne “ad personam” quando il regolamento non le prevede». «Detto questo, - conclude Roberto Bonin - noi non colpevolizziamo né difendiamo a spada tratta nessuno: ci limitiamo ad attenerci alle regole. Se presto o tardi uscirà l’esito di un esame del dna che dimostrerà che l’allevatore ha fornito dati falsi, ne risponderà con la commissione disciplinare. Ma fino a quel momento non risulta nulla di irregolare».