Terminato il restauro dell’edificio delle Poste centrali in via Ribitel
Le ingiurie del tempo erano ormai evidenti sull’edificio delle Poste centrali in via Ribitel, ad Aosta. Oltre a polvere, incrostazioni e residui organici, nella parte bassa era iniziato un distacco delle lastre in travertino che ne ricoprono la facciata, a causa del gelo e del disgelo. Gli interventi del passato avevano rovinato l’architettura originaria, in stile razionalista. Per questo, le Poste italiane hanno inserito la sede di via Ribitel nel progetto "Cento facciate" e, dopo un cantiere iniziato a novembre, martedì scorso, 31 maggio, è stato presentato il risultato del restauro. Aosta è la seconda sede in Italia ad aver concluso l'intervento, dopo Torino. Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Aosta Gianni Nuti e i rappresentanti di Poste Italiane tra cui l’architetto Barbara Usai della Macro Area Immobiliare Nord-Ovest, il direttore lavori Ufficio Engineering Macro Area Immobiliare Nord-Ovest Nicola Maria Raimondi, il direttore della filiale di Aosta Mercato Privati Fabio Bajona, il responsabile Relazioni istituzionali Macro Area Nord-Ovest Federico Sichel e il responsabile Filatelia Macro Area Nord-Ovest Annamaria Gallo.
«Anche questi interventi, curati dalle singole istituzioni di interesse pubblico che possiedono beni storici nel cuore della città, concorrono al processo di rigenerazione urbana avviata di recente sia a livello locale sia nazionale: - dichiara il sindaco Gianni Nuti - ringraziamo Poste Italiane, augurandoci che tale processo si trasformi in una buona pratica diffusa, così da ritrovarci, in pochi anni, una città nuova».
«L’intervento di restauro conservativo della facciata dello storico Palazzo di Poste Italiane ad Aosta - osserva l’architetto Barbara Usai - è motivo di grande orgoglio per Poste Italiane e conferma la scelta dell’azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. Poste Italiane nel realizzare questo intervento restituisce oggi agli aostani la bellezza di questo scorcio della città».
L’edificio di Poste Italiane in via Ribitel e adiacente a Piazza Narbonne, fu progettato tra il 1936 ed il 1937 sulla base di un disegno dell’architetto Giuseppe Wittinch, completato dall’ingegner Lino Binel, ed inaugurato il 28 ottobre 1941.
L’edificio riveste un particolare rilievo dal punto di vista storico-artistico poiché rappresenta un tipico esempio di architettura degli anni Venti.
Caratterizzato da una pianta di forma semicircolare, per la cui particolare forma, tonda e piatta, è soprannominato e meglio conosciuto anche con il nome di “mezza fontina”, si sviluppa su tre livelli: seminterrato, rialzato e primo. In copertura è presente un quarto livello, anch’esso di forma semicircolare, di dimensioni inferiori, concentrico rispetto al primo. L’ingresso principale si trova al centro del prospetto di via Ribitel, e avviene al piano rialzato attraverso una scalinata realizzata solo successivamente negli anni Settanta.
Per analizzare lo stato di conservazione dell’edificio, sono state adottate tecniche specialistiche di rilievo laser scanner e analisi termografica per redigere tavole di mappature del degrado sia su supporto cartaceo che digitale per la successiva stesura di tavole di dettaglio degli interventi da realizzare. Gli interventi sono stati indirizzati al recupero e restauro delle facciate del palazzo, sia delle parti rivestite in lastre di travertino sia quelle intonacate. Le opere sono state eseguite nel rispetto e nella tutela dei materiali, ed autorizzate dalla Soprintendenza della Regione Valle d’Aosta.
Per l’occasione sono stati realizzati anche uno speciale annullo filatelico e una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo di Via Ribitel. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.