Terme, un accordo per far ripartire i lavori “Una causa ora non gioverebbe a nessuno”

Terme, un accordo per far ripartire i lavori “Una causa ora non gioverebbe a nessuno”
Pubblicato:
Aggiornato:

Il futuro di Saint-Vincent è legato alle Terme e al loro rilancio. Se c’è un punto sul quale in Comune sono tutti d’accordo è proprio quello di trovare una soluzione all’impasse che si è creata negli ultimi tempi a causa di una serie di circostanze sfavorevoli che hanno bloccato il recupero completo dello stabilimento termale che a Saint-Vincent visse il suo periodo d’oro negli anni Cinquanta e Sessanta. Della “questione Terme” si è tornato a parlare venerdì scorso, 19 marzo, nel corso di un Consiglio monotematico richiesto dai 2 gruppi di minoranza, quello composto da Maurizio Castiglioni, Erik Camos e Giacinta Merlin e quello di Carmen Jacquemet (assessore nell’Amministrazione guidata da Mario Borgio) e Antonio Iiriti.

Per ricostruire la vicenda occorre risalire al 2010, anno in cui venne siglata la convenzione trentennale tra il Comune e un raggruppamento di società che faceva capo alla Bonatti per il recupero del complesso termale. Un “project financing” approdato nel 2012 alla riapertura della struttura riammodernata (un ultimo ampliamento è avvenuto alla fine del 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia) e che ha portato fin da subito a un incremento delle presenze turistiche nella cittadina ma che, e queste sono le lamentale dei 2 gruppi di opposizione, presenta ancora molti punti sospesi, tra cui il recupero della Fons Salutis. L’impegno della società privata prevedeva non solo gli interventi allo stabilimento termale più recente ma anche il ripristino delle “Vecchie Terme” e dell’ex Grand Hotel Source, 2 strutture per le quali i lavori non sono mai partiti. Per l’albergo dismesso, risale a qualche tempo fa una manifestazione di interesse da parte di una società di Milano che vorrebbe destinare il complesso a struttura socio-assistenziale, ma per il momento è tutto fermo.

La Giunta Borgio, poco prima della fine del suo mandato, ha affidato il dossier della questione Terme a un avvocato esperto in “project financing”, per verificare se ci fossero gli estremi per un contenzioso per inadempimento dei termini contrattuali. Un’ultima azione della vecchia Amministrazione, ritenuta necessaria per tutelare gli interessi del Comune.

Con una deliberazione dello scorso mese di febbraio, la Giunta di Francesco Favre ha invece proceduto a revocare l’incarico al legale e ha di fatto dato il via ad una linea d’azione diversa, più “morbida” per così dire.

«Quando siamo subentrati nel mese di settembre ci siamo trovati di fronte ad una situazione estremamente complessa e delicata. - spiega l’assessore al Turismo Marco Ciocchini - Ora vogliamo capire da che punto ripartire e cercare delle soluzioni, riaprendo prima di tutto il confronto con la società, rivedendo i termini del “project financing” e calendarizzando i prossimi interventi. Il tutto evitando, se è possibile, un contenzioso che potrebbe portare a una chiusura dello stabilimento, eventualità che non gioverebbe né al Comune né ai cittadini». Le vie legali sarebbero insomma, secondo l’attuale Amministrazione, l’ultima chance.

«Vorremmo ripartire dall’ultima progettazione che riguarda il recupero della Fons Salutis, datata 2014, e che prevede interventi di consolidamento e restauro conservativo per un costo previsto di circa 1 milione di euro. - dice ancora Marco Ciocchini - Non vorremmo assolutamente penalizzare l’attuale gestore (La Vie delle Terme che ha sede a Genova e che gestisce anche la struttura di Ayas, Monterosaterme) che ha fatto un ottimo lavoro, passando dai 20mila ingressi del primo anno completo di apertura, il 2013, ai 46mila del 2019».

Linee di azione non condivise del tutto dalle 2 minoranze. «Purtroppo la situazione delle Terme la conosciamo bene. - afferma la consigliera di minoranza Carmen Jacquemet - Ripartire dal 2014 significa cancellare 5 anni di azioni portate avanti dalla nostra Amministrazione; il fatto di volerci rivolgere ad un legale, tra i più esperti in questo tipo di problematiche, è stato dettato dal buon senso. Nostro desiderio non era quello di andare in causa con la società ma di fare presente, nero su bianco, le nostre istanze. Stiamo parlando di soldi pubblici; le procedure devono essere rispettate, nell’interesse del Comune e dei cittadini».

«Abbiamo chiesto l’impegno della Giunta affinché il Consiglio sia sempre aggiornato sull’evolversi della situazione e perché si trovi un accordo con il concessionario per trovare una via d’uscita. - dichiara Maurizio Castiglioni - Il gestore in questi anni ha lavorato bene e i problemi legati alla pandemia sono più che evidenti. Nessuno di noi vorrebbe andare allo scontro anche se è evidente che dal momento della sottoscrizione della convenzione ci sono stati grossi ritardi per gli interventi. Dal punto di vista tecnico, spetterà a chi di dovere appurare se ci sono state manchevolezze. Dal punto di visto politico, crediamo sia bene procedere con buon senso». «Per ciò che riguarda la Fons Salutis, - aggiunge Maurizio Castiglioni - si tratta di un bene di grande valore storico che va tutelato; più passa il tempo, più la situazione si aggrava. Di ipotesi allo studio in questi anni ce ne sono state tante, bisogna capire qual è quella ottimale e trovare una convergenza tra i pareri della Soprintendenza, del Comune e della società concessionaria».

La linea dura non gioverebbe a nessuno in questa particolare situazione neanche secondo il direttore dello stabilimento Angelo Priarone alle prese con una crisi durissima. La struttura è chiusa da ottobre e il secondo “lockdown” è ancora più difficile perché ha compreso tutte le festività natalizie, periodo di grande afflusso turistico che in termini concreti significa il 30 per cento degli incassi di tutto l’anno. «Per noi ripartire sarà come fare fronte a un nuovo avviamento della struttura. - sottolinea il manager - Dovremo dare ancora più slancio ai nostri investimenti e alle nostre proposte, ma siamo fiduciosi che nelle prossime settimane qualcosa si sbloccherà».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930