Tentato omicidio, confermata la condanna a 8 anni per Camillo Lale Demoz che aggredì Olindo Ferré

Tentato omicidio, confermata la condanna a 8 anni per Camillo Lale Demoz che aggredì Olindo Ferré
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La Corte d'Appello di Torino ha confermato la condanna per tentato omicidio a 8 anni di reclusione per Camillo Lale Demoz, 76 anni, l'impresario di Quart accusato di aver aggredito il macellaio 69enne di Charvensod Olindo Ferré. Il 1° ottobre 2018 lo aveva gravemente ferito nel proprio capannone con il manico di una zappa, al culmine di una lite scoppiata dopo aver bevuto dell'alcol. L'accusa in secondo grado era rappresentata dal sostituto procuratore generale di Torino Daniela Isaia, già pubblico ministero ad Aosta. Olindo Ferré aveva riportato gravi lesioni alla testa e Camillo Lale Demoz era stato posto ai domiciliari l'11 gennaio 2019. Confermata la sentenza di primo grado, con cui il gup di Aosta nel marzo 2020 aveva disposto anche il pagamento di una provvisionale, come risarcimento danni, di 100mila euro a ciascun danneggiato. I familiari sono parte civile con l'avvocato Maria Rita Bagalà. Nel processo di primo grado la difesa, rappresentati dagli avvocati Viviane Bellot, Antonio Rossomando, aveva chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove, sostenendo che «Sulla scena del crimine c'era una terza persona, ci sono tracce genetiche di un terzo contributore che non è stato identificato». Soddisfazione da parte dei familiari di Olindo Ferré perché «È stata confermata la sentenza di primo grado. - dichiara la figlia Simona - Dopo un lungo periodo di riabilitazione mio padre è a casa da circa un anno ma ha bisogno di continua assistenza. È un miracolo che sia sopravvissuto a quell’aggressione».

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