Tentato omicidio, chiesta la conferma della condanna a nove anni e due mesi

Tentato omicidio, chiesta la conferma della condanna a nove anni e due mesi
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La Procura generale di Torino durante l’udienza di mercoledì scorso, 3 aprile, ha chiesto la conferma della condanna a 9 anni e 2 mesi di reclusione inflitta in primo grado al valdostano Stefano Corgnier, 44 anni, imputato per tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo è accusato di aver accoltellato al collo, la notte tra il 30 e il 31 marzo 2022, Alex Masala, un suo conoscente, all'epoca 26enne, nel bar Crazy Fox di via Torre del Lebbroso ad Aosta, che Stefano Corgnier gestiva. L’udienza è stata rinviata alla fine di aprile per l'arringa del secondo legale dell'imputato e, probabilmente, per giungere alla sentenza. L’imputato ha risarcito la somma indicata dal Tribunale aostano a favore del giovane ferito. In sostanza, un risarcimento di danni pari a 25mila euro, più spese legali e oneri per circa 9mila euro. A fronte dell’avvenuto versamento, è stata revocata la costituzione di parte civile del giovane, rappresentato dall’avvocato Corrado Bellora. La linea difensiva è quella che Stefano Corgnier sostiene fin dall’inizio e che il suo collegio difensivo ha ribadito nel corso del processo aostano (ponendola poi alla base dell’impugnazione in appello): la colluttazione nel bar non è stata un attacco premeditato dell’imputato all’altro ragazzo, ma la risposta all’aggressione a Corgnier da parte del giovane ferito. Nelle scorse settimane Stefano Corgnier era stato condannato in primo grado ad Aosta a 2 anni di reclusione con l'accusa di atti persecutori, e a un risarcimento di 14mila euro a favore della ragazza che aveva già smesso di frequentarlo e per la quale - secondo gli inquirenti - aveva provato ad uccidere il rivale all'interno del bar.

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