Tentata estorsione e falso, due indagati dalla Procura di Aosta
Facevano firmare contratti di progettazione per lavori edilizi che poi non venivano svolti e chiedevano ai clienti il pagamento delle fatture. La Procura di Aosta ha indagato con l'accusa di tentata estorsione e falso l'imprenditore edile Francesco Maria Rossi, 58 anni, di Cuneo, e l'ingegnere aostano Enzo Tocca, 73 anni.
Le indagini, partite un anno e fa e condotte dalla Guardia di Finanza di Aosta, sono state chiuse nelle scorse settimane. Secondo l'accusa, la società di Rossi faceva firmare i contratti di progettazione senza svolgere i lavori. Poi, facevano mandare da un legale di fiducia ai clienti una lettera di diffida per non aver pagato le parcelle e successivamente arrivava il decreto ingiuntivo da parte del Tribunale di Cuneo. Secondo l'accusa, Rossi e l'ingegnere aostano avrebbero fornito al giudice civile falsi documenti per fare emettere i decreti. La perizia calligrafica ha evidenziato come le firme non fossero quelle dei clienti. In un caso la parte offesa si è vista pignorare il quinto dello stipendio. Le indagini sono partite quando una donna di Aosta ha sporto denuncia. Sono quindi emerse almeno 3 posizioni di persone alle quali è stato mandato il decreto di ingiunzione, senza che la società abbia mai svolto un solo lavoro di progettazione: si tratta di 2 valdostani e 1 canavesano. Sono 3 gli edifici coinvolti per un totale di 70.000 euro. La Procura di Aosta aveva chiesto la misura cautelare, respinta però dal giudice.