Teatro Giacosa e Café du Théâtre, verso l’aggiudicazione l’appalto per la gestione
Gli uffici del Comune di Aosta stanno facendo le verifiche di prassi sulla regolarità della documentazione presentata per poi procedere all’aggiudicazione dell’appalto per la gestione del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre, in via Xavier de Maistre. L’offerta è stata presentata da Domenico Cavallaro, 45 anni, titolare della società Aosta Brewery e gestore di Albirrificio di Saint-Christophe, ex Birrificio Aosta. «Mi auguro di cuore - commenta la vicesindaca Josette Borre - che l'offerta e l’aggiudicatario che l’ha presentata abbiano tutti i requisiti formali e sostanziali per far rivivere questo angolo di città con rinnovate socialità e attività culturale, anche in previsione di una convinta ripartenza». Prima di iniziare l’attività, però, i locali dovranno essere messi a norma al fine di ottenere i certificati di prevenzione incendi e sicurezza. Interventi che richiedono un investimento importante giustificato dalla durata della gestione che è di 9 anni.
Attesa per il Caffè Nazionale
Dovrebbe invece essere pubblicato a marzo il bando per la gestione del Caffè Nazionale, lo storico locale su 2 piani sotto i portici del Muncipio di Aosta, chiuso dall’inizio di febbraio dello scorso anno. Tra le condizioni richieste dovrebbe comparire l’onerosa ristrutturazione che sarà a carico del nuovo gestore a fronte di uno sconto sull’affitto. «Ciò consentirebbe un recupero complessivo del locale in tempi brevi» commenta la vicesindaco Josette Borre. Un’ipotesi formulata dalla Giunta dell’ex sindaco Fulvio Centoz proponeva per 36 mesi un “taglio” del 90 per cento del canone mensile. Un incentivo decisamente allettante, a fronte del quale, però, il gestore doveva provvedere al rifacimento dell’impianto elettrico del pianterreno con una spesa di 32.500 euro e, soprattutto, al restauro per 339mila euro della sala decagonale utilizzata per il ristorante, ovvero l’ex “chapelle” del convento di San Francesco. A entrambi gli importi bisogna poi aggiungere l’Iva.
A conti fatti, comunque, tra il completamento dell’iter burocratico e la conclusione della ristrutturazione, è presumibile che il Caffè Nazionale non riapra prima 6 mesi.