Tavagnasco ha dato il benvenuto al nuovo parroco don Luca Pastore
«Ragazzi, volete una predica lunga o corta?», così ha esordito - venerdì scorso, 10 settembre - con voce tonante, don Luca Pastore, classe 1981, presbitero diocesano, ordinato sacerdote nel 2010, ora nuovo parroco delle comunità di Tavagnasco, Quassolo e Quincinetto, di fronte ai fedeli nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita di Tavagnasco durante la Messa e la celebrazione di benvenuto. La predica sulla parabola di Cristo in merito all’ipocrisia degli uomini, resa emblematica dalla figura di colui che vede la pagliuzza nell’occhio del vicino senza vedere la trave nel proprio, ha inaugurato il suo sacerdozio, con l’auspicio di trovare nella preghiera lo strumento per vedere la vera luce, con umiltà e pazienza, riscoprire l’inizio di un nuovo cammino da compiere tutti assieme, aiutandosi reciprocamente.
Conciso e brillante, con un dialettale «e ho bel che finito» in chiusura, senza dimenticare di fare gli auguri di compleanno al sindaco Giovanni Franchino, don Luca Pastore ha conquistato con simpatia la popolazione di Tavagnasco, nella sua seconda festa di accoglienza e benvenuto dopo quella svoltasi a Quincinetto, pochi giorni prima, coincidente anche con la celebrazione di ringraziamento per l’operato svolto per la comunità di Tavagnasco da don Guido Griffo e don Giuseppe Pasteris.
I due religiosi sono stati salutati, prima della Messa, da Elvira Franchino, sorella del primo cittadino e responsabile della parrocchia assieme a Loredana Perin. «Ringraziamo don Guido - ha commentato Elvira Franchino- che ci ha assistito con umiltà e pazienza, sempre premuroso e delicato, una presenza costante e silenziosa, disponibile in ogni momento di bisogno e vicino a tutti. E don Giuseppe Pasteris per il suo aiuto e le sue parole pacate ma anche forti durante le prediche, che ci facevano riflettere e andavano dritte al cuore, e anche per le sue tirate d’orecchie.
Caloroso il benvenuto al nuovo parroco: «Da oggi don Luca Pastore ha una famiglia che lo accompagnerà con gioia, simpatia, emozione, che lo aiuterà a seminare. Ti chiediamo di prenderci per mano e di indirizzare il nostro cammino con pazienza e entusiasmo, anche attraverso terreni poco fertili, perché il tuo cammino è anche il nostro».
Sobrio ma senz’altro colpito dall’affetto del suo gregge, don Guido Griffo ha rivolto poche ma sentite parole di commiato all’assemblea: «Un ringraziamento, un saluto e un augurio sincero a tutta la comunità per camminare insieme e maturare sempre meglio».
Il primo cittadino Giovanni Franchino ha poi consegnato a don Luca Pastore una cesta contenente alcuni oggetti simbolo del paese, tra i quali il prezioso volume sulla storia di Tavagnasco redatto da don Carlo Benedetto, il libro sui minerali delle miniere e una pergamena con l’antica cartina di Tavagnasco del XVI secolo.
«Addolorato per la chiusura di mandato di don Guido, felice per l’inizio di quello di don Luca. - ha esordito commosso Giovanni Franchino - Don Guido è stato per me foriero d’insegnamenti per il bene del Comune, le più grandi iniziative sono state condotte e realizzate col suo avvallo. Di don Giuseppe ricorderò la sua cordialità, il suo parlare chiaro e il suo senso del dovere. Ora un nuovo parroco entra nella nostra storia - ha concluso il Sindaco - e noi lo accogliamo con fiducia, affetto e discrezione, offrendogli sostegno incondizionato perché già ora è uno di noi. Nella nostra bellissima piazza, gli edifici religiosi e comunali si fronteggiano e non possono fare a meno uno dell’altro».
Don Luca Pastore è stato dapprima guida spirituale della comunità parrocchiale di Spineto di Castellamonte, poi dei alcuni paesi della Val Soana (Ingria, Ronco e Valprato). Durante l’emergenza sanitaria ha svolto il servizio di cappellano nell’ospedale di Ivrea, offrendo conforto spirituale ai malati nel corso del periodo più critico della pandemia. Era già noto anche nei paesi del Canavese disposti lungo la Dora verso la Valle d’Aosta, dove da alcuni anni a questa parte era venuto a celebrare funzioni molto apprezzate per le sue incisive prediche. A conclusione della Messa, dopo il saluto rivolto al sacerdote da parte delle realtà associative del paese espresso da Paolo Avignone, presidente della Pro Loco, un rinfresco a base di miasse, pizza, salumi e formaggi, allietato dalla musica della banda comunale e dal caldo abbraccio della popolazione tavagnaschese, lo ha atteso in piazza.