Tante iniziative per la Giornata contro la violenza sulle donne
Sono oltre 20 gli appuntamenti organizzati dall'Assessorato regionale della Sanità nell'ambito delle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si terrà venerdì 25 novembre. «Servono un profondo cambiamento culturale e un massiccio intervento educativo» ha commentato l'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse durante la conferenza che si è tenuta ieri, venerdì 18 novembre, ad Aosta. «La Valle d’Aosta, dal 2013, riconosce il fenomeno della violenza di genere quale violazione dei diritti umani. - ha aggiunto l’assessore Roberto Barmasse - Nell’ultimo triennio le donne vittime di violenza che si sono rivolte ai servizi presenti sul territorio sono aumentate in maniera significativa. Riferendosi al biennio 2020-2021, considerando gli effetti che le misure per contenere il Covid hanno avuto sulla violenza di genere, le Nazioni Unite hanno parlato di pandemia ombra. E’ un’emergenza reale, che va combattuta con azioni concrete». L'assessore Barmasse ha poi sottolineato come l'Amministrazione regionale stia lavorando «Per promuovere bandi a sostegno di progetti contro la violenza, oltre al reddito di libertà per le donne vittime di violenza, e presto verrà attivato un servizio dedicato al recupero degli uomini maltrattanti». Nel 2021 sono state 63 le donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza, 20 quelle ospitate nelle strutture di accoglienza della regione.
Tra le numerose iniziative proposte, che si estenderanno fino a marzo 2023 e che vanno dagli spettacoli teatrali, alle mostre, ai convegni, 2 giorni sono interamente dedicati alle scuole: giovedì 24 e venerdì 25 novembre circa 500 studenti, tra Aosta, Morgex e Verrès, parteciperanno a laboratori didattici dove discuteranno dei diritti della persona. Lunedì 21 novembre, alle 11, al Teatro Splendor di Aosta, ci sarà l’evento dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado Think about it to change, a partire dalle parole di Noémie Rapetti e Jack Nobile, tiktoker che veicoleranno il messaggio attraverso il linguaggio dei giovani. Mercoledì 23 novembre, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, andrà in scena alle 21 lo spettacolo di Davide Giandrini “Come un fiore raro” sulla vita di Mia Martini. Venerdì 25 novembre, su tutto il territorio regionale, si terrà l’iniziativa “Non accettare nessuna forma di violenza - chiama il 1522”, che quest’anno prevede l’illuminazione con il colore arancione di alcuni monumenti del territorio e l’esposizione di uno striscione con il motto dell’iniziativa in piazza Chanoux ad Aosta. Dalle 9 alle 12, nel Salone Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, sarà presentato il Manifesto contro le violenze e le molestie sul lavoro: dalla prevenzione all’azione. A Saint-Vincent, nella Galleria civica in via Chanoux sarà inaugurata la mostra fotografica “Dodici donne: la Valle d’Aosta raccontata attraverso i volti e le passioni di dodici donne valdostane”, visibile fino a domenica 11 dicembre, previa prenotazione telefonando al numero 0166 525110.
L’assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy, intervenendo alla conferenza, ha posto l’accento sulla necessità che anche i luoghi di lavoro siano inclusivi e valorizzino le differenze di genere, contribuendo alla crescita culturale e sociale, mentre la consigliera di Parità Katya Foletto ha sottolineato come non sia un problema solo culturale e delle politiche sociali ma riguardi la società a 360 gradi. «Per modificare una cultura bisogna intervenire su giovani usando il loro linguaggio - ha evidenziato Katya Foletto - e lavorare sui modelli che trasmettiamo anche attraverso i media. Il Manifesto che verrà presentato venerdì 25 novembre è una presa di impegno per diffondere una cultura diversa». «Sia nel pomeriggio di giovedì 24 novembre sia nel pomeriggio di venerdì 25 novembre coinvolgeremo 3 poli scolastici di Morgex, Verrès e Aosta in attività laboratoriali e di presentazione degli elaborati tematici realizzati in un clima di apertura e dialogo libero con il pubblico presente. - ha anticipato l’assessore Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate Luciano Caveri - Una grande responsabilità nell’educazione consapevole e rispettosa dei ragazzi proviene dalle famiglie, la cui natura multiculturale rende quantomai diverse e distanti le singole percezioni e le singole impressioni».