Tamponi rapidi, stop dell’Usl alla farmacia di La Salle che voleva proporli

Tamponi rapidi, stop dell’Usl alla farmacia di La Salle che voleva proporli
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Una farmacia vorrebbe effettuare i tamponi rapidi, servizio strategico in questo periodo di emergenza sanitaria, anche per decongestionare l’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, ma giunge uno stop dall’Unità sanitaria locale della Valle d’Aosta per la mancanza di una piattaforma che consenta alle farmacie di trasmettere alla stessa Usl i nomi dei positivi al Covid. E’ quanto è successo a Cinzia Serravalle, titolare della Farmacia Santa Vittoria di La Salle, che avendo avuto tante richieste dai suoi utenti e si era attrezzata con un spazio esterno - non avendo un doppio ingresso e un’area separata al suo interno -, drive in pedonali, personale infermieristico dedicato e un sistema per le prenotazioni. «Avremmo proposto a tutta l’Alta Valle non i tamponi molecolari, ma quelli rapidi, efficaci al 97 per cento», afferma Serravalle che aggiunge: «Mancando un anello di comunicazione, avremmo potuto consegnare ai privati l’esito e far firmare il consenso informato per poter trasmettere i dati personali ai rispettivi medici di famiglia, che avrebbero avvisato l’Usl. Questa avrebbe a sua volta disposto la quarantena fino all’effettuazione del tampone molecolare. Il Comune ci aveva dato la disponibilità del suolo pubblico. Il costo sarebbe stato minimo, di soli 40 euro, giusto per coprire le spese vive. Ma l’aiuto concreto che volevamo dare alla comunità per evitare che circolassero persone positive asintomatiche non è stato bene accolto e ci è stato consigliato di non procedere».

Nello specifico, alla farmacista è stato risposto, da parte dell’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, che non è necessario effettuare i tamponi in farmacia, e da parte di Giancarlo Vigo, responsabile del sistema farmaceutico regionale, che esiste un problema di trasmissione dei dati. «Siamo ora in attesa di ulteriori delucidazioni. Ci dispiace perchè sarebbe stato un servizio che avrebbe consentito ai farmacisti di essere più utili al sistema sanitario. La farmacia deve diventare anche un centro di servizi e, soprattutto in un paese piccolo, può offrire un consiglio preventivo alla visita medica. Il valore aggiunto di una farmacia è proprio la consulenza».

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