Svelati gli artigiani vincitori della Mostra Concorso in attesa dell’Atelier des métiers e della Foire d’Eté
L’edizione numero 70 della Mostra Concorso dell’artigianato valdostano è stata inaugurata sabato 22 luglio e si può continuare a visitarla fino a domani, domenica 30, dalle 10 alle 22.30, nel padiglione in piazza Chanoux ad Aosta. La giuria di esperti presieduta da Enrico Tognan ha decretato i premiati, mentre Roberta Bordon, direttrice dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto della Diocesi di Aosta, ha contribuito a valutare le opere della terza edizione dei premi acquisto: sono stati scelte le statue di San Francesco di Giangiuseppe Barmasse e Luciano Regazzoni.
Entrando nel dettaglio dei premiati della Mostra Concorso, il sedile per mungitore a una gamba, nella sezione attrezzi agricoli, è stato interpretato in vari modi. I pezzi che sono piaciuti di più sono, nell’ordine, di Romano Hugonin, Marino Desaymonet ed Enrico Chenal. Per la pipa con supporto in pietra locale, sono stati assegnati il secondo premio a Cesare Bottan e il primo a Le Bois qui Tourne di Alessandro Podda, che ha partecipato anche con un sedile. «Ho scelto di realizzare tutta la pipa in pietra ollare - spiega Alessandro Podda - eccetto il bocchino che è in legno di bosso. Il fornello della pipa è decorato con una volpe stilizzata ed è possibile fare la mezza carica di tabacco».
Il premio al paiolo per polenta in rame è andato ad Andrea Guglielmetti, mentre il fiore di Aster Alpinus è quello in legno di Rachele Abram. Nei giocattoli, il tema della funivia ha affascinato diversi scultori. Il primo premio è stato assegnato a Paolo Paris, il secondo a Franco Armand e il terzo a Stefano Borettaz. Per la culla per neonato, nella Sezione Mobili, sono stati premiati Massimo Clerin e, al secondo posto, la Falegnameria Concetto Legno di Flavio Chapellu. Il segnavento in ferro battuto preferito è quello dell’Associazione En-Fer seguito da quello di Mario Boggia. Nelle lavorazioni in pelle e cuoio, il miglior portafoglio da donna è di Martina Domaine, seguito da quelli di Agostina Perrone e di Minel di Anna Maria Malavolti. Il cesto in vannerie, con coperchio per la raccolta funghi, porta al primo premio Manuel Giovinazzo, seguito da Nella Pardi e Josefa Carrera y Alfonso. La miniatura di Elmo Stevenin di un piccolo villaggio di montagna valdostano è l’unica premiata, così come l’opera in vetro di Comanufatto di Corinne Pellissier, mentre Simone Fabbri ha ricevuto un “premio di partecipazione” per i suoi zoccoli. Per la Tzaroppa, il cuscino in legno intagliato, hanno ottenuto il primo premio Liliano Savoye, Roberto Zavattaro il secondo e Claudio Anzeloni il terzo. «Il cuscino del pastore è di legno, - racconta Roberto Zavattaro - perché veniva utilizzato nel momento della pausa per il riposo, dopo pranzo. Il cuscino in tela si sarebbe sporcato subito. Invece il poggiatesta in legno si puliva facilmente». Inoltre Roberto Zavattaro ha vinto il primo premio per il filarello, seguito da Sandro Cattaneo e Rudy Mehr.
Nel tessile, il cuscino per le fedi in chanvre di Champorcher che ha ottenuto il primo posto è quello di Enrica Janin, secondo premio a Laura Bosonin e Silvana Macciò della cooperativa Lou Dzeut, mentre Felicina Colliard ha avuto una menzione dalla giuria. Le Dentelles di Cogne sono protagoniste del tovagliolo quadrato per offertorio durante la Messa, dove il primo premio è andato a Lea Berard e il secondo ad Enrica Janin. La copertina per culla da neonato, in Drap di Valgrisenche realizzata da socie dellla cooperativa Les Tisserands, vede al primo posto quella di Aslik Aloyan e al secondo una copertina di Aslik Aloyan e Luana Usel. Quest’ultima ha anche ricevuto la menzione della giuria. Il tema canti e folklore in Valle d’Aosta accomuna diversi materiali e lavorazioni. Per il bassorilievo sono stati premiati, nell’ordine, Gianfranco Anzola, Marco Joly e Stefano Stranges, per il tuttotondo Siro Viérin, Giorgio Giuseppe Perin Riz e al terzo posto ex-aequo Peter Trojer ed Ezio Dejanaz. Nella ceramica, il premio va a Silvia Fiore, nei “manufatti arternativi” è primo premio ex-aequo per Domus Picta di Sonia Biagiotti e per Jonatha Gerbore, mentre nell’oro è premiata Laura Giuffré. «Non sono rimasti altri nel mio settore - commenta Laura Giuffré - L'oreficeria ormai è stata surclassata dalle nuove tecnologie, le prototipazioni, oggetti che possono essere realizzati molto meglio di come vengono fatti a mano, però secondo me sono senza l'anima, rispetto alla cura che mette un artigiano». Ha scelto di presentare un collier con diversi ciondoli, legati da cordini neri, rossi e verdi che richiamano il folklore: la coppia di ballerini, un coro, l’organetto, il frustapot e il Fleyé, per il quale si è consultata con il maestro artigiano Giuseppe Bouillet.
Foire Festival
Si conclude anche la settimana del Foire Festival, l’iniziativa in collaborazione con il Comune di Aosta. In piazza Chanoux, oggi sabato 29 luglio, alle 20.45, si parla di “Tradizione e modernità, la Fiera di Sant’Orso ai tempi dei social media” e domani domenica si chiude, alla stessa ora, con il Coro La Vie est Belle.
Atelier des métiers
Domani, domenica 30 luglio, si chiude la Mostra Concorso e da giovedì 3 a domenica 6 agosto, comprendendo quindi anche la data della Foire d’été che sarà sabato 5 agosto con in totale 429 artigiani nei settori tradizionale, equiparato (305) e non tradizionale (124), nel padiglione ci sarà l’Atelier des métiers, dove esporranno i loro lavori 42 artigiani professionisti. In tale occasione l’Associazione Scultori Intagliatori Valdostani organizza un’iniziativa solidale per sostenere il comune di Solarolo, gemellato con Rhêmes-Notre-Dame, e una delle comunità emiliano-romagnole maggiormente colpite dall'alluvione. Insieme agli artigiani conferitori dell’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition, allestiranno all’Atelier des Métiers una mostra-mercato con oggetti di artigianato che si potranno ottenere a fronte di un’offerta.